Nessun pagamento da settembre 2016. Trasportounito denuncia la situazione che stanno vivendo le imprese di autotrasporto che lavorano come subcontractor del consorzio Cociv, sotto gestione commissariale. Il rischio è che le imprese chiudano.
Trasportounito ha inviato una lettera al commissario del Cociv, il Consorzio di cui fanno parte Salini-Impregilo e Condotte d’acqua, e riferisce di non aver ricevuto nessuna risposta.
La vicenda – si legge in una nota – allunga ombre allarmanti anche sulla fattibilità e sui tempi di realizzazione del Terzo valico, opera di cui il governo, anche di recente, ha confermato l’assoluta strategicità nell’ambito del cosiddetto Corridoio Europeo Reno – Alpi.
Trasportounito pone due interrogativi al governo e ai ministeri competenti: “Perché anche quando si tratta di opere pubbliche con risorse pubbliche, le imprese di autotrasporto devono fare da banca allo Stato o a soggetti che dispongono di incredibili capitali finanziari? È mai possibile che le imprese che lavorano con lo Stato, o con soggetti ai quali lo Stato ha affidato la costruzione dell’opera, sono costrette a chiudere e a fallire?”.