La valorizzazione dei siti storici e culturali genovesi passa dal coinvolgimento di imprese creative e innovative, ma anche dei cittadini. È quanto prevede il progetto Forget Heritage, di cui il Comune di Genova è capofila tra dieci partner europei: oltre alla città della Lanterna, anche Regione Lombardia, Lubiana (Slovenia) con due partner, Varsavia e Bydgoszcz (Polonia), Norimberga (Germania), Rijeka (Croazia), Pécs (Ungheria), Usti Nad Labem (Repubblica Ceca).
Il titolo provocatorio (lett. “dimenticare il patrimonio”) si rifà agli studi di Rodney Hurrison e al conseguente dibattito, secondo i quali il numero di beni storico-artistici tutelati sta crescendo in maniera esponenziale tanto da renderne impossibile una gestione efficace: per questo è necessario un ripensamento della loro gestione per assicurarne la corretta conservazione e fruizione.
Selezionato tra 650 progetti nell’ambito del programma comunitario Central Europe, il progetto consentirà di valorizzare i beni culturali delle città sfruttando nuovi modelli di gestione innovativa e sostenibile attraverso l’insediamento di imprese culturali e creative e il coinvolgimento dei cittadini nella definizione del processo: «Si tratta di imprese le cui attività spaziano dalle arti visive all’architettura, dal design ai servizi digitali. E in più anche i cittadini potranno esprimere le loro proposte», spiega Carla Sibilla, assessore comunale al Turismo e Cultura.
L’industria creativa di Genova pesa per circa il 5,15% delle imprese cittadine e per il 5,23% per quanto riguarda gli addetti: «Si tratta di una fetta imprenditoriale che, come numeri, non pesa di certo come altri settori, quali quello portuale, ma che è comunque in espansione e va quindi sostenuta. Anche per questo i due assessorati hanno lavorato in modo congiunto per questo progetto», aggiunge Emanuele Piazza, assessore comunale allo Sviluppo economico. A livello nazionale, nonostante la crisi, il settore è riuscito a mantenere un trend piuttosto stabile, assestandosi intorno al 6,1% del Pil.
Forget Heritage, della durata di tre anni (terminerà a maggio 2019), mette a disposizione un budget di quasi 2,5 milioni di euro, di cui 401,5 mila destinati al capoluogo ligure. Nell’ambito di progetti europei destinati alla “creatività”, Genova è stata coinvolta in una serie di iniziative dal 2010 a oggi per un ammontare complessivo di 15 milioni di euro.
«Nella nostra città questo progetto interesserà soprattutto beni culturali del centro storico, per esempio la loggia di Banchi, e vedrà il coinvolgimento di molti soggetti genovesi», precisa Sibilla. Tra le azioni previste su Genova, la realizzazione di un manuale di gestione e suggerimenti alla legislazione e politiche locali e nazionali, la creazione di strumenti, come una app interattiva, per il coinvolgimento dei cittadini nel rilancio dei siti storici, la sperimentazione di un modello formativo per manager di siti culturali.