La città sensibile: monitorare, proteggere, innovare è il titolo della quarta giornata della Genova Smart Week andata in scena oggi, a Palazzo Tursi, parallelamente all’evento conclusivo del Genoa Global Goals Award tenutosi al Palazzo della Borsa, sempre nell’ambito della rassegna promossa dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City. Le conferenze al Salone di Rappresentanza sono state curate in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Genova, sotto la moderazione della consigliera segretaria Georgia Cesarone, e introdotte da Nicola Valentino Canessa, presidente dell’Associazione Genova Smart City.
La carrellata di progetti è iniziata con il prototipo per la scansione del sottosuolo da integrare nel digital twin di Genova. Andrea Rimassa, funzionario tecnico geologo dell’ufficio Sit del Comune di Genova, ha spiegato che negli anni scorsi è stata realizzata la cartografia 3D del territorio, ma da poco sono iniziati anche i rilievi nel sottosuolo a partire dalle cisterne dei palazzi dei Rolli, dei cavidotti e dei rivi sotto il centro storico.
La spiegazione tecnica, con l’aiuto di video esplicativi, è stata curata Luca Bozzo, specialista BIM di Start 4.0. Quattro i casi d’uso mostrati: l’esplorazione del Rio Sant’Anna che scorre da piazza Fontane Marose a piazza Banchi in cui è stato coinvolto un team multidisciplinare e usato un drone innovativo con gabbia per evitare di far rischiare un operatore. Altra dorsale analizzata è quella che da via Lomellini a via delle Camelie, passando per piazza Banchi e via San Lorenzo. In val Polcevera, in via Delle Tofane, il modello è servito a misurare la profondità delle tubature. Infine, per piazza Corvetto è stata realizzata la scansione soprasuolo, dei sottoservizi e la scansione Bim. Tutti i dati sono georeferenziati e inseriti in una piattaforma che ha simulato anche emergenze idrogeologiche.
Emanuele Zingale, head of open innovation di Tim, ha illustrato il progetto di Open Innovation per lo sviluppo dei nuovi business. Alessandra Bartolini, digital product owner di Movyon, Gruppo Autostrade per l’Italia, ha descritto come nel progetto Intelligent Urban Mobility sia prevista la realizzazione del road digital twin, gemello digitale del patrimonio stradale che diventa uno strumento di monitoraggio per le pubbliche amministrazioni accoppiando i dati dinamici alla parte fisica. Declinato su Genova, il progetto ha un triplice obiettivo: abilitare un sistema data-driven di pianificazione della mobilità urbana, consentire una gestione integrata delle informazioni tecniche e manutentive delle strade, e abilitare strumenti avanzati di correlazione e simulazione di scenari di mobilità.
Il caso della Ferrovia Genova-Casella è un esempio di come la tecnologia sia fondamentale per il monitoraggio delle infrastrutture, come spiegato dal responsabile Giampiero Fabbri, di Amt Genova. Fabbri ha evidenziato però la necessità di una maggiore collaborazione da parte di tutti gli enti sulla condivisione delle tecnologie: le criticità idrogeologiche del territorio su cui insiste la ferrovia sono sempre in evoluzione e la messa in sicurezza deve essere la condizione di base su cui poi sviluppare la rete di monitoraggio.
Anche i consumi energetici possono essere monitorati, gestiti e ridotti grazie alla tecnologia: le città affrontano sfide complesse nella transizione energetica e il Rina, tramite Alessandro Venturin, ha presentato un metodo innovativo per la pianificazione energetica territoriale, basato sull’uso dei digital twin che, attraverso la modellazione virtuale di edifici e quartieri, consente di simulare scenari, analizzare domanda e offerta energetica, valutare la resilienza urbana e supportare decisioni strategiche. L’approccio è replicabile, scalabile e orientato a rendere le città più sostenibili ed efficienti.
II progetto di ottimizzazione e controllo della rete di teleriscaldamento di Rozzano è invece il caso illustrato da Marta Boschetto, business controlling manager di Getec Italia: il calore inutilizzato dalle aziende locali viene recuperato da una configurazione circolare, risultando l’intero processo molto più sostenibile rispetto all’uso di caldaie tradizionali. L’azienda ha raccolto moltissimi dati per l’analisi preliminare e ha sviluppato un modello di previsione dei fabbisogni energetici. È stato anche creato un ottimizzatore basato sull’intelligenza artificiale per ridurre costi ed emissioni.
Monitoraggio dei cantieri e digitalizzazione del patrimonio pubblico
Il secondo panel di giornata è stato animato dal robot portato a Palazzo Tursi dall’azienda Cosme e presentato dall’amministratore Daniele Zaffiri, che ha parlato della tecnologia sviluppata in joint venture con Eagleprojects dando vita a un cantiere smart. La robotica e i sensori indossabili consentono di proteggere il personale da potenziali infortuni e l’applicazione della tecnologia ha consentito all’azienda di ridurre gli sprechi e, soprattutto, incidenti sul lavoro (-30%) e scarti (-80%). La filiera è completamente tracciata e migliora del 30% l’efficienza sui tempi di esecuzione. Anche Gruppo Iren ha sviluppato applicazioni digitali per il monitoraggio delle infrastrutture e per l’asset management. Le ha illustrate Nicola Bazzurro della direzione innovazione, citando il progetto Rain4Utility con cui vengono monitorate le caditoie stradali e il loro stato, o di comprendere se una frana è stata causata da una perdita idrica.
Carlo Ottria, business unit director di Seingim, ha presentato il progetto realizzato insieme al Comune di Ceggia per la mappatura e digitalizzazione del patrimonio pubblico attraverso un modello Bim e la rilevazione laser condotta su 180 alberature che ha permesso di individuare gli elementi su cui intervenire, con un notevole risparmio di tempo e di costi. Rosario D’Arrigo, data protection officer dell’Ordine degli Avvocati di Genova, ha poi spiegato l’inquadramento normativo a tutela della privacy rispetto alle tecnologie di sensoristica e monitoraggio.
La prevenzione del rischio
L’ultima parte della conferenza si è concentrata sul rischio derivante da eventi naturali e da fattori non rilevabili a occhio nudo, con una riflessione finale sul concetto di smart city. Silvia Bovio, specialista ingegnere di IRE SpA, ha fatto il punto sul progetto Interreg Spazio Alpino Adaptnow, che si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità di gestione del rischio e di adattamento al cambiamento climatico dei territori. Ire Liguria e la protezione civile del Comune di Genova hanno realizzato tre carte di rischio su mareggiate, vento forte e ondate di caldo o freddo e un questionario, ancora attivo, per valutare la percezione del rischio da parte della popolazione. Sovrapponendo i risultati alle carte di rischio è possibile individuare le lacune di informazione e pianificare interventi di formazione della popolazione più mirati e puntuali.
Alessandro Scarpati, presidente dell’Ordine dei Geologi della Liguria, ha sottolineato come il sistema urbano, capace di interagire con ambiente, infrastrutture e persone, si regga sui dati, e spetti a geologi, ingegneri, urbanisti e agli altri professionisti tecnici – insieme a economisti, sociologi e informatici – interpretarli e trasformarli in conoscenza utile alla pianificazione territoriale, ambientale e di protezione civile. Scarpati ha poi illustrato alcuni esempi concreti in cui il professionista, e in particolare il geologo, misura i dati e li traduce in decisioni operative per il bene della collettività: controllo dell’aria, delle piene e delle falde sotterranee o di eventuali perdite idriche, monitoraggi strutturali e geotecnici, satellitari, allertamento meteo e comunicazione ai cittadini.
La tecnologia, la sensoristica e il monitoraggio, tuttavia, funzionano solo se vengono garantiti la connettività e il tempo reale e questo può rappresentare una criticità: come rilevato da Valeria Mollica, tecnico esperto di radiazioni non ionizzanti di Arpal, infatti, il cittadino percepisce gli impianti di telefonia mobile anche come un pericolo perché i campi elettromagnetici sono invisibili. Il ruolo di Arpal, a questo proposito, è quello di valutare e controllare gli impianti, oltre a gestire per conto della Regione Ligurua il catasto degli impianti che emettono radiazioni non ionizzanti, liberamente consultabile dai cittadini.
Le conclusioni sono state affidate a Massimiliano Margarone, vicepresidente di CTI Liguria, che ha riflettuto sulla necessità di un approccio interdisciplinare nello sviluppo della Smart City, un’entità complessa con implicazioni etiche e legali: il rispetto della privacy e del cittadino deve sempre restare al centro.
Nel pomeriggio, spazio al workshop organizzato dal CNR-Imati sullo Spoke 1 del progetto Raise, dedicato alla progettazione e allo sviluppo di tecnologie, dispositivi e servizi che permettano una fruizione inclusiva dei servizi offerti in contesto urbano e di tutto l’ambiente, attraverso l’impiego della robotica e dell’intelligenza artificiale.
Il programma di domani
Domani la sindaca Salis apre la giornata sui progetti Pnrr dell’Università di Genova, mentre la Smart Week va in Tour nel Ponente cittadino
Domani, venerdì 21 novembre, l’ultima, intensa giornata di conferenze prima di lasciare spazio alla Smart City Experience conclusiva, nel weekend, a Piazza De Ferrari. Un’ultima giornata di conferenze che si articolerà su tre fronti: al Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi un’intera sessione a cura dell’Università di Genova sui progetti sviluppati dall’ateneo nell’ambito del Pnrr che verrà aperta dai saluti della sindaca Silvia Salis alle 9:30. Per quanto riguarda, invece, la Genova Smart Week in tour, le due tappe nel ponente cittadino: in mattinata, al Memoriale 14 Agosto di Lungoargine Polcevera, il panel “La comunità dal basso quale nuova forma di aggregazione e veicolo di partecipazione civica”; nel pomeriggio la CTE Experience, visita guidata alla Casa delle Tecnologie Emergenti – Opificio digitale per la Cultura di Genova Pra’. Di seguito il programma completo.
Venerdì novembre, Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi
Ore 9:00 – 18:00
IL SAPERE CHE TRASFORMA, UNIGE E LA RICERCA PNRR PER IL FUTURO DEL PAESE
A cura dell’Università degli Studi di Genova
Come l’intelligenza artificiale sta cambiando la nostra vita? Quali sono le nuove frontiere della medicina per affrontare le grandi malattie del nostro tempo, dall’Alzheimer al Parkinson? Come si stanno sviluppando i sistemi di Cyber sicurezza? L’Università di Genova presenta i progetti realizzati con i fondi del Pnrr, a conclusione di anni di lavoro che hanno visto in prima linea decine di ricercatrici e ricercatori impegnati a declinare il futuro, un periodo unico per il mondo della ricerca, che ha unito ambiti e metodologie diverse nel miglioramento della vita quotidiana.
Ore 9:30
Saluti di benvenuto
Silvia Salis, Sindaca, Comune di Genova
Saluti di benvenuto e introduzione
Laura Gaggero, Prorettrice alla ricerca
Impatto del PNRR
Gabriele Caviglioli, Delegato al trasferimento tecnologico ai brevetti e agli spin-off
Patrizia Cepollina, Dirigente Università di Genova
Innovation Road Show
Modera e conduce: Gianluca Dotti, Giornalista Scientifico
RAISE | Robotics and AI for Socio-economic Empowerment
Davide Giglio
SERICS | Security and Rights in CyberSpace
Alessandro Armando
MNESYS | A multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease
Sergio Martinoia
NEST | Network for Energy Sustainable Transition
Loredana Magistri
ore 11:00 | Coffee Break
Talk
- Ambiente e Energia
- Cybersecurity: attacchi hacker
- Salute: le grandi malattie del nostro tempo
- AI: come ci aiuta
Ore 14:00
Sessione di pitch dei ricercatori
dai progetti di ricerca PNRR e PNC
Da uno scarto a una risorsa: la sfida del progetto PNRR CN-Agritech
Giulia D’Agostino
DHEAL – COM – Digital Health Solutions in Community Medicine
Michele Piana
ETIC – Einstein Telescope Infrastructure Consortium
Maurizio Canepa
Fit4MedRob – Fit for Medical Robotics
Lucrezia Grassi
INSPIRE: Investigating Private Sponsorship for the Integration of Refugees in Europe
Sara Bonfant
IRIS – Innovative Research Infrastructure on applied Superconductivity
Marina Putti
KM3NeT4RR – Kilometer Cube Neutrino Telescope for Recovery and Resilience
Matteo Sanguineti
MNESYS
Sergio Martinoia
CN MOST Spoke 3: Vie d’acqua – WP3: Verso la navigazione autonoma
Michele Viviani e Filippo Ponzini
NBFC – National Biodiversity Future Center
Francesco Enrichetti
NEMESI – Nuovi Elettrodi e Membrane per Elettrolizzatori a Scala Industriale
Ombretta Paladino
PROMETH2eus
Maria Paola Carpanese
PULSE – The Port-clUster LandScapE
Beatrice Moretti
Il contributo UNIGE al Progetto RETURN
Giorgio Boni
SALPIAM – Sostenibilità per l’ambiente e la salute dei cittadini nelle città portuali in Italia
Mattia Bosio
SoBigData.it – Strengthening the Italian RI for Social Mining and Big Data Analytics
Raffaele Bolla
SUS-MURRI.IT – Strengthening the MIRRI Italian Research Infrastructure for Sustainable Bioscience and Bioeconomy
Mirca Zotti
Conclusioni con Nova Connect
GENOVA SMART WEEK IN TOUR – TAPPE PONENTE
Previsto un servizio di transfer con navetta. Posti limitati su prenotazione, scrivendo a info@genovasmartweek.it
Venerdì 21 novembre, Memoriale 14 Agosto 2018, Via Argine Polcevera, 23/R
Ore 10:00 – 12:00
LA COMUNITÀ DAL BASSO QUALE NUOVA FORMA DI AGGREGAZIONE E VEICOLO DI PARTECIPAZIONE CIVICA
Viviamo in un mondo che, con una definizione anni ’80 ancora attuale, è dominato dalla comunicazione mediata dai computer (CMC, Computer Mediated Communication). Rispetto a quarant’anni fa, però, non sono più le comunità reali a trovare nella CMC un nuovo strumento di interazione, bensì le community del linguaggio social, ossia insiemi di individui legati da ambienti software eterodiretti. Per coinvolgere i cittadini nella vita pubblica non servono nuove community, ma comunità autentiche, nate dal basso, già esistenti o da stimolare, a cui offrire strumenti digitali per dialogare con l’amministrazione. Un esempio concreto arriva dalla Val Polcevera a Genova, dove le Case di Quartiere hanno rafforzato il tessuto sociale e creato nuovi spazi di partecipazione e inclusione, dimostrando come la tecnologia possa diventare uno strumento al servizio delle persone e della coesione urbana.
Prossimità digitale: rafforzare la comunità, moltiplicare le opportunità
Enrico Vassallo, Consigliere comunale delegato allo sviluppo e tutela delle vallate, Comune di Genova
Intervento a cura di Laura Cannon, Presidente Costa Crociere Foundation
Intervento a cura degli studenti dell’International School of Genoa
Genova Street Lab: urbanistica tattica a Sampierdarena
Cristina Giusso, Architetto, Comune di Genova
intervento a cura di Vittorio Gallo, Responsabile Progetto di Comunità “Progettoqrcode, Comune di Genova – Area Politiche Sociali e Welfare Cittadino
Rigenerazione urbana e case del quartiere a Torino
Giovanni Ferrero, Architetto, Responsabile ufficio Rigenerazione Urbana, Comune di Torino
Erika Mattarella, Rappresentante della Rete delle Case del Quartiere della Città di Torino
Il contributo di HITACHI al recupero della palestra in Via Porro
Andrea Razeto, Director of CSR & Sustainability, Hitachi Rail
Intervento a cura di Alberto Brunetti, Presidente, Fondazione il domani dell’autismo
Venerdì 21 novembre, Casa delle Tecnologie emergenti di Genova Prà, Via Pra’, 39
Ore 14:30 – 16:30
CTE EXPERIENCE
Visita & Demo presso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Genova Prà
In collaborazione con la Direzione di Area Sviluppo economico e Promozione – Comune di Genova
Su finanziamento del Ministero delle imprese e del Made in Italy nell’ambito di un avviso pubblico dedicato alla realizzazione delle cosiddette Case delle Tecnologie Emergenti, il Comune di Genova ha realizzato il progetto CTE Genova – Opificio digitale per la cultura presso l’ex stazione ferroviaria di Genova Pra’ con l’obiettivo di accelerare e catalizzare nuove opportunità di mercato per le imprese – in particolare start-up e piccole e micro imprese – che possono così sviluppare e fornire soluzioni innovative Made In Italy per lo sviluppo della filiera culturale e creativa, tramite l’applicazione di tecnologie emergenti (IoT, AI, Realtà Aumentata, Virtuale ed Immersiva, Blockchain) abilitate da infrastrutture 5G/6G. L’Experience proposta nell’ambito della Genova Smart Week 2025 rappresenta la conclusione del percorso progettuale e ha l’obiettivo di far conoscere al territorio questo spazio e le tecnologie che sono state sviluppate nell’ambito di questo progetto. A conclusione dell’evento è previsto un servizio transfer di rientro in centro.
La Genova Smart Week è promossa dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova con il supporto organizzativo di Clickutility Team, la partecipazione dei main partner Banca Passadore e TIM e dei gold partner Enel e Movyon. Il programma completo, gli aggiornamenti e le informazioni utili sono disponibili sul sito ufficiale www.genovasmartweek.it.

























