«Lo Skymetro non si farà. Non abbatteremo nessuna scuola per un progetto non cantierabile su cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non intende concedere proroghe, neppure quella chiesta dalla precedente amministrazione».
La sindaca Silvia Salis affida a un reel su Instagram la sua posizione sullo Skymetro dopo la missione romana di alcuni componenti della giunta per un incontro tecnico al Mit e che aveva generato una nota in cui il ministero paventava il rischio di perdere tutti i fondi se l’appalto non sarebbe stato assegnato entro la fine del 2025.
«Lo Skymetro non si farà − chiarisce Salis − perché mancano i requisiti fondamentali: approvazioni non ottenute, fondi insufficienti, modifiche tecniche incompatibili coi tempi a disposizione. Eppure, la precedente amministrazione, che tutto questo lo sapeva già e che non a caso il 16 maggio aveva chiesto un’ennesima proroga, ha speso 19 milioni di euro pubblici in tre anni, senza portare a casa un solo progetto realizzabile».
E poi un attacco alla precedente amministrazione: «È ora di dirlo con chiarezza: la val Bisagno è stata illusa, e a pagarne il prezzo rischiavano di essere i cittadini, gli studenti, le famiglie del quartiere. Noi non facciamo propaganda. Ci mettiamo al lavoro, subito, per garantire alla vallata e ai suoi abitanti un trasporto rapido, sostenibile e davvero utile. Lo faremo ascoltando le persone, confrontandoci con tutte le istituzioni, trovando quanto prima una soluzione concreta e praticabile. La mobilità pubblica non può essere un sogno sospeso. È un diritto. E chi oggi abita la Val Bisagno sa che questo diritto è stato calpestato dalle fantasie di chi ci ha preceduti. Lo garantiremo noi, con un progetto condiviso, serio e realizzabile».