Entra in servizio sulla linea 20 il primo dei nuovi filobus 100% elettrici Solaris acquistati da Amt come soggetto attuatore per il Comune di Genova del progetto 4 Assi di Forza.
In totale, i filobus Solaris previsti dal progetto sono 112, per un investimento complessivo di circa 100,8 milioni di euro derivanti dai fondi Pnrr. A oggi, sono 39 quelli già consegnati e presenti in flotta.
Trattandosi del primo esemplare di una grande flotta di nuovi filobus che progressivamente entreranno in servizio in città, il mezzo è stato sottoposto, in questi mesi, a una fase di omologazione e collaudo ministeriale che l’azienda definisce “particolarmente articolata e complessa, con prove specifiche e approfondite sulle varie parti del veicolo, considerata la sua alta componente tecnologica che va a innestarsi su un elaborato e infrastrutturato sistema di trasporto”.
Terminato il periodo di collaudo, il filobus è ora pronto a entrare in servizio, sostituendo uno degli attuali filonosdati, lungo il percorso della linea 20. Lo stesso avverrà, nei prossimi mesi, per gli altri nuovi mezzi di ultima generazione. Con l’avanzare del progetto sulle 4 principali direttrici urbane, i filobus verranno progressivamente messi in esercizio sugli assi Ponente, Levante e Centro.
Il filobus, un Solaris modello Trollino nT18, lungo 18 metri e con una capacità di 133 posti totali, è un mezzo green di ultima generazione: dotato di tecnologia Imc (In Motion Charging), è in grado di percorrere le vie di Genova sia in modalità bifilare, sia con alimentazione a batteria elettrica, con 4 pacchi di batterie distribuiti tra il tetto e nel vano posteriore del veicolo. Gli interni sono studiati per garantire il maggior comfort di viaggio possibile ai passeggeri: 36 posti a sedere, due postazioni per persone con disabilità e relativa rampa di accesso e 40 prese Usb. Il mezzo è dotato inoltre di illuminazione a led, aria condizionata (anche nel posto guida), un impianto di videosorveglianza con 6 telecamere e altre 4 telecamere specifiche per il sistema conta-passeggeri.
L’entrata in servizio del nuovo mezzo sarà l’occasione per avviare una fase di sperimentazione del sistema di bigliettazione elettronica della Regione Liguria: una hostess e uno steward saranno presenti a bordo del mezzo, per circa un mese, per supportare la clientela sull’utilizzo della nuova obliteratrice e del sistema di bigliettazione elettronica e sulla validazione del titolo di viaggio.
«Il progetto dei quattro assi sta avanzando molto bene nell’asse della val Bisagno, nell’asse del Levante, partiremo a luglio con l’asse centro − afferma il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi − è un progetto importante che noi cercheremo di spiegare ulteriormente alla popolazione. Purtroppo è accompagnato da alcune informazioni non veritiere come quelle che ho sentito nella zona di Marassi dove qualcuno va dicendo che si tagliano le linee collinari quando l’obiettivo del progetto dei quattro assi è esattamente il contrario, proprio quello di aumentare le frequenze delle linee collinari ed avere un trasporto su corsia protetta nelle zone e nelle strade a principale scorrimento proprio per assicurare l’efficienza del trasporto pubblico».
Piciocchi ribadisce che il fine ultimo della rimodulazione del servizio è assicurare che una persona «se oggi per andare da Quezzi a Brignole nell’ora di punta ci mette 35-40 minuti, col sistema degli assi ci metterà un quarto d’ora».
Attualmente nelle rimesse Amt sono in corso due interventi alle Gavette e alla Guglielmetti per adeguarle al progetto: «Sono orgoglioso di avere collaborato in questi anni − aggiunge Piciocchi − all’acquisto delle officine Guglielmetti che per Amt erano un simbolo. Erano state vendute ai tempi della giunta Vincenzi, noi le abbiamo riacquistati, 17 mila metri quadri di officina, i lavori sono in corso e sono rimesse che avranno un ruolo determinante».
Quella dei 4 Assi non è una cantieratura semplice, ricorda Piciocchi: «Abbiamo incontrato delle situazioni di sottoservizi molto complicate ed è importantissima una regia che coinvolga grandi utenti come Terna, come Enel, come questi grandi player che devono collaborare e posso dire che se sarò eletto profonderò uno sforzo enorme perché questo progetto deve arrivare a conclusione, deve arrivare in tempo perché come ho detto all’inizio porterà veramente una rivoluzione positiva del trasporto pubblico».
«Questo è il primo dei 112 mezzi elettrici − ribadisce Ilaria Gavuglio, presidente di Amt − va sia con le aste, quindi in bifilare, sia con le batterie, quindi modalità mista. Poi ci sono gli altri 27 che sono i flash charging destinati all’asse della val Bisagno che arriveranno nei prossimi mesi. Gradatamente nei prossimi giorni vedremo la messa in esercizio degli altri. A oggi abbiamo già 39 filobus presso la rimessa di Campi pronti a partire. Per l’entrata in servizio serve una doppia omologa per la tipologia, questo è un Solaris modello Trollino NT18, e poi c’è l’omologa mezzo per mezzo».
Questi filobus andranno tutti sulla linea 20. Si era parlato anche di una nuova linea 21, in appoggio, tra Brignole e Sampierdarena. «La linea 21 − dice Gavuglio − dovrà probabilmente seguire le medesime autorizzazioni di una nuova linea filoviaria, quindi sono in corso le analisi per poter ottenere l’omologa. Servirà l’autorizzazione degli enti come per tutte le linee filoviarie nuove».
Al momento sono oltre 170 i mezzi elettrici Amt su tutto il parco circolante, pari al 36%, uno dei dati più alti in Italia.