Previsto in Liguria con il nuovo test del sistema di allertamento pubblico nazionale per il rischio di incidente industriale rilevante, in particolare in relazione all’impianto di produzione di Gnl di Panigaglia, a Porto Venere.
L’esercitazione si svolgerà mercoledì 9 aprile intorno alle ore 9.30 quando tutti coloro che si troveranno nelle vicinanze dell’impianto, in un raggio di circa cinque chilometri, riceveranno sul proprio telefonino agganciato alle celle telefoniche un messaggio di allarme, in italiano e in inglese con una suoneria prolungata simile ad una sirena: ‘TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la simulazione di un incidente di un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST‘.
Il messaggio resterà attivo per un’ora dopo il primo allarme: in quest’arco di tempo chiunque entrasse nell’area interessata o accendesse il proprio dispositivo telefonico riceverà il messaggio di allarme.
Obiettivo dell’esercitazione è verificare la risposta operativa coordinata dalla prefettura delle componenti previste dal Piano di emergenza esterna: la funzionalità delle procedure e i tempi di attivazione del sistema di risposta all’emergenza; il sistema di coordinamento delle diverse componenti coinvolte; la risposta operativa del sistema di soccorso nella prima fase dell’emergenza; l’attività di valutazione tecnico scientifica dell’evento; la risposta della componente sanitaria; la possibilità di impiego di mezzi aerei e navali a supporto dei soccorsi a terra; la capacità di garantire continuità dei servizi sociali e sanitari essenziali nell’area del Comune di Porto Venere.
«Quando mi sono insediato ho prestato subito attenzione ai siti che presentano potenzialmente maggiori rischi e tra questi c’è il sito Snam di Panigaglia, al centro dell’esercitazione in programma mercoledì il 9 aprile, simulando in modo concreto lo scenario peggiore possibile – spiega il prefetto della Spezia Andrea Cantadori − è quindi fondamentale spiegare alla cittadinanza che si tratta di un’esercitazione e quindi non bisogna allarmarsi ricevendo il messaggio sul proprio cellulare e vedendo in attività il personale coinvolto. Non ci sono reali elementi di preoccupazione – sottolinea – ma è opportuno svolgere periodicamente questi test per valutare tutti gli scenari che potrebbero verificarsi così da essere pronti ad intervenire in caso di reale emergenza nel modo più tempestivo ed efficace possibile».
«Siamo orgogliosi che la Liguria sia stata individuata per la nuova sperimentazione del sistema di allertamento nazionale, operativo da poco più di un anno in tutta Italia – dichiara l’assessore alla Protezione civile della Regione Liguria Giacomo Giampedrone − è un ulteriore riconoscimento del valore della nostra Protezione civile, in costante sinergia con la Fondazione Cima, che nel Campus di Savona ha ideato e realizzato dal punto di vista ingegneristico il sistema IT-Alert. Andremo a simulare lo scenario peggiore possibile, che ci auguriamo non si verifichi mai, ma che dobbiamo essere pronti a gestire al meglio. La novità, al di là di tutto il personale dispiegato dai soggetti coinvolti nell’esercitazione, sarà il messaggio di allarme che arriverà sui cellulari di tutti coloro che si troveranno nelle vicinanze del sito. In questo quadro, ovviamente le nostre sale operative opereranno in assetto da massima emergenza e sul posto sarà presente personale della Protezione civile regionale oltre che della Fondazione Cima. Questi test sono molto importanti, perché consentono di migliorare sempre di più l’efficacia di questo strumento così prezioso, il cui obiettivo, in caso di pericolo reale è quello di avvisare in modo tempestivo ed efficace la popolazione interessata, indicando i comportamenti da adottare e quindi, da ultimo, di salvare delle vite».
Lo scenario previsto consiste nel verificarsi di un incidente con l’incendio di una nube di gas (cosiddetto jet fire) al quale corrisponde la massima estensione dell’area di impatto previsto, confinata all’interno dei confini dello stabilimento fino a lambire la Sp530.
Il sindaco della Spezia e presidente della Provincia dichiara: «La scelta del nostro territorio per la sperimentazione di questo innovativo sistema di allerta, a riprova dell’elevata qualità della nostra Protezione Civile, conferma anche l’eccellenza raggiunta nei servizi digitali. La Spezia rientra infatti tra le migliori città d’Italia nella fascia ‘altamente digitali’ di ICity Rank, distinguendosi proprio per l’offerta di servizi ai cittadini. Che questo test sia coordinato con le attività di esercitazione del piano di sicurezza dello stabilimento di Panigaglia è altrettanto importante. Come presidente della Provincia ho lavorato, in sinergia con Gnl Italia, per garantire la riduzione delle emissioni del rigassificatore, fino al raggiungimento di una diminuzione di quasi il 50% delle emissioni inquinanti, oltre alla riduzione a zero delle emissioni di metano eccedente ed allargando la zonizzazione acustica, portando quindi, per la prima volta, importanti benefici all’ambiente mai raggiunti in passato. Da parte nostra, come Provincia e come Comune, c’è sempre massima attenzione anche sul fronte della sicurezza, oltre che dell’ambiente, ed ogni iniziativa o attività che porti un’ulteriore garanzia in questo senso per i cittadini deve essere vista con favore».
«Questa esercitazione riveste una duplice importanza − dichiara il sindaco di Porto Venere Francesca Sturlese − sia perché consente di testare il piano di sicurezza esterno dello stabilimento GNL di Panigaglia ed apportarvi correttivi qualora si renda necessario; sia perché permette di sperimentare l’efficienza del sistema di allertamento IT-Alert che garantisce la capacità di allarme a chiunque si trovi nel raggio di tre km da un luogo in cui è in corso un’emergenza. Ciò, per un comune turistico, con importanti flussi di non residenti, è un valore aggiunto. L’esercitazione relativa al piano di emergenza esterna era necessaria alla luce del tempo trascorso dall’ultima prova tecnica di questo tipo. Non si può parlare di sicurezza e di efficienza del piano senza averlo realmente testato. Questa sarà un’occasione anche per comprenderne gli aspetti tecnici con l’obiettivo di avere uno strumento attuale e operativo».
Coinvolti attivamente nell’esercitazione diversi Enti e strutture operative: oltre alla prefettura e alla Regione Liguria con il personale della protezione civile e Arpal, il comando militare Marittimo Nord, i Comuni e corpi di polizia municipale di Porto Venere e della Spezia, il comando provinciale dei vigili del fuoco della Spezia, la questura e i comandi provinciali dell’arma e della guardia di finanza della Spezia, la capitaneria di porto, l’Asl 5 con il servizio sanitario 118, il servizio viabilità della Provincia della Spezia, la polizia stradale del capoluogo, l’Autorità Portuale e lo stabilimento Snam di Panigaglia.