In Liguria si concentra il 4,8% degli investitori digitali del Nord Italia. A dirlo è un’indagine realizzata dall’Osservatorio Finanza Digitale di Bg Saxo, il broker nato dalla joint venture tra Saxo Bank e Banca Generali.
La survey ha interrogato oltre 2.800 rispondenti nel Nord Italia in merito alle proprie abitudini e motivazioni di investimento, agli strumenti che utilizzano, ai mercati che prediligono, ai criteri con i quali scelgono di affidarsi a un broker. L’analisi si è concentrata sulle regioni settentrionali in quanto il Nord Italia rappresenta l’area più rilevante nel Paese per l’attività di investimento finanziario, con circa il 50% di investitori concentrati in queste regioni, rispetto al 17% delle regioni centrali e al 33% di meridione e isole (Fonte: Consob, Rapporto 2024 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane).
Dalle risposte degli intervistati emerge che la Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di investitori, rappresentando il 41,1% del totale, seguita da Piemonte (17,3%) ed Emilia-Romagna (16%). Quote più contenute si registrano in Veneto (14,6%), mentre Liguria (4,8%), Trentino-Alto Adige (2,4%) e Valle d’Aosta (0,5%) chiudono la classifica con percentuali significativamente più basse.
Per quanto riguarda l’identikit dell’investitore, ad affidare il proprio denaro ai mercati finanziari sono ancora soprattutto gli uomini (57%), di età compresa tra i 25 e i 54 anni e con oltre 10 anni di esperienza, tuttavia, oggi il 30,8% di chi investe attraverso le piattaforme online ha meno di 35 anni e l’8,6% è under 25. Il 42,7%, inoltre, sono donne. Dal sondaggio emerge, inoltre, che in Italia investe soprattutto chi ha esperienza: il 27,5% segue la borsa da più di 10 anni, il 20% da oltre 6 anni e il 27,1% tra i 3-5 anni.
Tra le motivazioni per investire, la principale è quella di accrescere il proprio patrimonio (61%), seguita da proteggersi dall’inflazione (41,1%), beneficiare di un cuscinetto finanziario in caso di circostanze impreviste (36,5%), mettere da parte del denaro destinato ai figli (22%). Il 44,7% degli intervistati da Bs Saxo, infine, dichiara di avere investito più nel 2024 che nell’anno precedente mentre per il 37,6% i propri investimenti sono stati uguali a quelli del 2023. Quasi un quinto però (17%) afferma di aver investito di meno rispetto all’anno prima.
Lo strumento più utilizzato per investire sui mercati finanziari è quello delle azioni (46,6%) seguito da obbligazioni (39,4%), fondi comuni (36%) e criptovalute (30,7%). In crescita anche il mercato degli Etf (17,7%), soprattutto fra giovani.
Per quanto riguarda la scelta del broker, gli investitori preferiscono affidarsi a chi offre loro la possibilità di fruire di contenuti educativi e d’ispirazione per migliorare le proprie capacità d’investimento: tale parametro, secondo gli intervistati dalla survey, è infatti quello che ottiene il punteggio più alto (8,2/13). A seguire c’è chi si occupa per i propri clienti della dichiarazione dei redditi e chi offre la possibilità di interfacciarsi con operatori umani (7,9/13).