Sembra sempre più probabile un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed, specialmente dopo la pubblicazione del apporto del Bureau of Labor Statistics del dipartimento del Lavoro Usa, che ha rivisto al ribasso il numero degli impieghi creati nei 12 mesi terminati a marzo 2024 a 818.000, e le Borse europee hanno chiuso in rialzo, con Milano (+0,72%) in testa. Madrid segna +0,24%, Londra +0,12%, Francoforte +0,5%, Parigi +0,52%. Spread Btp/Bund sui 140 punti (variazione -0,48%, rendimento Btp 10 anni +3,57%, rendimento Bund 10 anni +2,17%).
A Piazza Affari svetta Saipem (+3,35%), seguita da Recordati (+2,37%) e Ferrari (+2,54%). In coda Telecom (-0,73%), deboli le utility, in particolare Terna (-0,34%), Hera (-0,59%) e Snam (-0,41%).
L’euro resta sui massimi da fine 2023 a 1,1138 (da 1,1104 ieri in chiusura). Forte anche lo yen, scambiato a 161,81 con l’euro (da 161,85) e a 145,25 col dollaro (da 145,74).
Non accenna a calare l’oro, con la consegna spot a 2,543,1 dollari l’oncia (+0,2%). In moderato rialzo il petrolio, con il Brent a 77,43 dollari (+0,3%) e Wti a 73,28 dollari (+0,1%). Cala il gas a 37,1 euro al MWh (-2,17%).