Avvio lievemente positivo per la Borsa di Milano, il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,28%. Tra i titoli principali spicca Tim (+3% a 0,29 euro) dopo le conferme delle partecipazioni al progetto rete da parte di F2i e della Fondazione Crt. Bene Iveco, Eni e Saipem che salgono di un punto percentuale. Deboli invece Bper, che cede l’1,6%, e Banco Bpm, in calo del 2,3%. L’indice Ftse Mib vira in rosso dopo i primi scambi.
I primi scambi confermano per l’avvio marginalmente positivo per le Borse europee, con Londra in chiara salute dopo il dato dell’inflazione di novembre migliore delle stime che sale dell’1,5%. Londra spicca in positivo e sale dell’1,2% dopo il dato dell’inflazione di novembre migliore delle stime. Parigi in aumento dello 0,2%. Francoforte +0,1%.
Mercati azionari asiatici generalmente positivi grazie ai segnali della Fed su una politica monetaria non aggressiva, con la Banca centrale giapponese che ha mantenuto stabili i tassi. L’indice Nikkei è cresciuto dell’1,3% correggendo i massimi da oltre 30 anni.
Prezzo del petrolio in aumento: il barile di Wti con consegna a febbraio è scambiato a 73,44 dollari con un aumento dell1,34% mentre il Brent sempre con consegna a febbraio passa di mano a 79,32 dollari al barile con un avanzamento dello 0,11%.
Nei cambi euro in lieve calo: scambiato a 1,0955 dollari con un calo dello 0,24% e a 157,3500 yen con una riduzione dello 0,38%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in lieve aumento a 162 punti base (+0,18%). Il rendimento è a +3,62%.