È il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano il commissario dell’Agenzia regionale per i rifiuti Arlir. La nomina è del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Il commissario, oltre ad essere rappresentante legale dell’Agenzia, avrà il compito di effettuare la ricognizione complessiva delle attività, del personale, dei beni e delle risorse finanziarie e strumentali necessarie per lo svolgimento delle funzioni dell’Arlir, oltre che di svolgere tutte le azioni necessarie per avviare e dare piena operatività all’ente stesso. Tra gli obiettivi arrivare alla diminuzione della Tari, ma soprattutto chiudere il ciclo dei rifiuti.
Tra le priorità il commissario avrà il compito di valutare dove far sorgere il termovalorizzatore che la Liguria intende costruire. «Per farlo servirà una grande attenzione ai territori − spiega l’assessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone − una valutazione per capire dove deve essere allocato questo impianto e poi una buona capacità manageriale perché è evidente che questi impianti stanno in piedi se c’è qualcuno che li realizza non solo rispetto agli equilibri liguri, ma anche magari guardando quelli al di fuori della nostra regione».
Al di fuori della discussione, ma ancora in ballo, c’è l’impianto Tmb che dovrebbe sorgere a Scarpino. Giampedrone chiarisce: «È un Tmb che deve funzionare solo ed esclusivamente per il fine ciclo della discarica. Ci sono dei problemi strutturali su cui Amiu, che è titolare del sito, sta lavorando insieme ai costruttori. Prima va consolidato quel pezzo di territorio e poi possiamo ragionare di capire se quell’impianto può essere confermato o se invece traguardare, questo lo vedrà al commissario insieme a noi nella programmazione, alla conversione a un altro tipo di impianto. I Tmb sono comunque funzionali alla vita delle discariche e quindi quell’impianto va anche capito in funzione di quanta vita ancora sta qui».
Il commissario resterà in carica fino alla nomina di un direttore, la durata massima del suo mandato è un anno. La nomina segue l’approvazione da parte del consiglio regionale, il 28 giugno scorso, del disegno di legge di istituzione dell’Agenzia Regionale Ligure per i Rifiuti, già approvato ad aprile dalla giunta.
Il compenso per il commissario è pari a quello di un vicedirettore di struttura regionale (125 mila euro lordi annui). L’affidamento e la gestione dei servizi di raccolta rimarranno di esclusiva competenza degli enti locali territoriali, così come richiesto nelle interlocuzioni dei mesi scorsi anche dal Comitato delle Autonomie Locali. La nuova legge prevede la garanzia di partecipazione all’attività di governo del sistema da parte di tutti gli enti interessati, anche tramite le Assemblee locali, che saranno composte dai sindaci delle diverse aree territoriali indicate dai piani di livello provinciale o metropolitano e avranno una funzione di supporto, propositiva e consultiva. Il soggetto incaricato delle decisioni strategiche del ciclo dei rifiuti rimane il Comitato d’ambito.
«Con la nomina del Commissario – spiega il presidente Toti – la nuova Agenzia regionale per i rifiuti è pronta a operare, guidata da una figura di comprovata esperienza come Monica Giuliano, a cui faccio le mie congratulazioni e auguro buon lavoro. L’obiettivo che ci siamo posti creando questo strumento, all’interno del vasto programma pensato per dare risposte a lungo termine sul tema dell’economia circolare legata alla gestione del ciclo dei rifiuti, è ambizioso e importante per il futuro dei liguri: l’agenzia è il braccio operativo che concretizzerà il piano regionale di gestione dei rifiuti per arrivare alla chiusura del ciclo e rendere così la Liguria autosufficiente. L’obiettivo finale è arrivare in prospettiva a una riduzione della Tari a carico dei cittadini».
«Istituire l’Agenzia regionale significa far passare a un livello superiore il sistema di governo della gestione integrata dei rifiuti urbani e delle funzioni di Autorità d’Ambito territoriale ricoperte da Regione – aggiunge Giampedrone – La funzione primaria dell’Arlir è traguardare la realizzazione degli impianti previsti dalla pianificazione di settore per la chiusura del ciclo, coordinando tutte le procedure necessarie. Oltre a questo, l’agenzia si occuperà della gestione del sistema di regolazione tariffaria e del controllo sui costi, come previsto dall’Autorità nazionale Arera».
Giuliano, spiega Giampedrone, lavorerà sugli impianti che sono già autorizzati e che devono essere realizzati ma anche poi per dare gambe al piano regionale dei rifiuti: «Serviva un amministratore che avesse anche una visione strategica su cosa vuol dire realizzare impianti in Liguria. Non mi dimentico mai che Vado ospita la discarica di servizio della Liguria, che è la discarica di Boscaccio, e che Monica è sempre stata al nostro fianco anche allora da presidente della Provincia quando la situazione in Liguria non era così tecnicamente avanzata».
«Ringrazio il presidente per la nomina alla guida dell’Agenzia – commenta Monica Giuliano – un impegno che fin da subito concentrerò sulle azioni ben delineate dalla legge istitutiva dell’Agenzia stessa, azioni che hanno come obiettivo finale condurre la nostra regione verso un sistema impiantistico integrato d’eccellenza, funzionale al raggiungimento di un’economia circolare che assicuri un vantaggio concreto per tutti e rappresenti, sia dal punto di vista ambientale, con il superamento di alcune criticità strategiche, sia da quello economico, in termini di riduzione dei futuri piani tariffari all’utenza, un best practice virtuosa tra i diversi livelli di governo territoriale».
Giuliano mercoledì si dimetterà da sindaco di Vado, un mandato che “scade” qualche mese prima del termine naturale e dal primo settembre sarà a tutti gli effetti solo commissario. «Lascio comunque un percorso che ormai era definito: nove anni e mezzo di piani, di programmi di mandato. Credo che la squadra che mi ha accompagnato in questi nove anni che non è mai cambiata abbia tutte le carte in regola per proseguire. Abbiamo sostanzialmente gettato le basi per tutta una serie di azioni che Vado potrà proseguire nei prossimi mesi in modo ordinario».
Giuliano ricorda come aveva affrontato le questioni dei rifiuti quando era presidente della Provincia: «Quando abbiamo definito gli ambiti di bacino della provincia di Savona, quando abbiamo con anche con grande fatica fatto comprendere alle singole comunità e ai sindaci che era necessario aggregarsi, che era necessario costituire degli ambiti insieme, che facessero economie di scala. Non è stato un lavoro semplice ma la determinazione di tutti ci ha condotto sicuramente oggi a un livello superiore rispetto a quindici anni fa. Il ciclo va chiuso efficientando sicuramente la parte dei servizi e realizzando la parte di impiantistica che ancora manca. È un percorso lungo, non veloce, però le basi vanno date con lo stesso passo, cioè avendo la visione di dove si vuole arrivare ossia un sistema nel quale la Liguria diventa autosufficiente, indipendente e questo permette anche di trasferire questa capacità di fare economie di scala, congiungere le attività tra province in un sistema tariffario che tenga conto di questi efficientamenti. Non è facile, ma ci sono tutti gli elementi per portarlo a casa».