Si rafforza negli operatori l’ipotesi che la Federal Reserve intenda rallentare nei prossimi mesi la stretta di politica monetaria e le borse europee, con Wall Street chiusa per festività, hanno chiuso in rialzo. Milano segna +0,61%, Francoforte + 0,78%, Parigi +0,42%, Londra +0,02%. In diminuzione lo spread Btp/Bund a 174 punti (variazione -3,00%, rendimento Btp 10 anni +3,67%, rendimento Bund 10 anni +1,92%)
A Piazza Affari spicca il tonfo di Banca Generali (-5,31%) penalizzata dal venir meno delle voci dell’acquisizione dell’americana Guggenheim da parte della controllante Generali che, per finanziare l’operazione, avrebbe ceduto Banca Generali, a Mediobanca (-0,78%).
In netto rialzo Telecom (+2,78%)in attesa della decisione del governo sulla rete unica. Brillanti anche Recordati (+2,68%), Terna (+2,26%), Nexi (+2,2%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si rafforza a 1,0403 dollari da 1,0362 ieri in chiusura, il rapporto euro/yen è a 144,05 (144,76).
In calo il prezzo del petrolio: il future gennaio sul Wti cede lo 0,24% a 77,75 dollari al barile e la stessa consegna sul Brent perde lo 0,67% a 84,84 dollari. In attesa di novità sul price cap europeo il prezzo del gas naturale ad Amsterdam scende del 4,6% a 123,7 euro per megawattora.