Seduta in forte ribasso per le Borse europee, penalizzate dai timori per l’effetto che la crisi energetica, con il prezzo del gas e dell’energia elettrica che hanno segnato nuovi record dopo la decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream, timori aggravati dalla prospettiva di una sensibile stretta monetaria della Fed. A subire danni più gravi è stata Francoforte (-2,32%) a causa della forte dipendenza della Germania dal gas russo, Parigi segna -l’1,8%, Londra -0,22%, Milano -1,64%.
Spread Btp/Bund a 229 punti (variazione +1,27%, rendimento Btp 10 anni +3,58%, rendimento Bund 10 anni +1,29%)
A Piazza Affari hanno sofferto soprattutto Saipem (-6,04%), auto e banche, con Stellantis -4,1%, Iveco -3,70%, Pirelli -3,52%, Mps -5,52% , UniCredit (-3,33%. Male anche Moncler (-4,56%) e Telecom (-4,3%). In controtendenza Recordati (+1,66%), Eni (+1,61%) grazie anche all’annuncio della scoperta di un mega-giacimento di gas al largo di Cipro, Snam (+1,34%), Terna (+1,11%) in una giornata favorevole alle utility.
Sul mercato valutario, il dollaro arriva alla parità con l’euro, a 0,9951 (da 1,0045 venerdì in chiusura). La divisa europea vale anche 136,73 yen (da 137,17), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 137,38 (136,19).
Volano i prezzi del gas naturale in Europa, con il future settembre sulla piattaforma Ttf di Amsterdam che in chiusura il 15% a 281 euro al Mwh, da 244,5 euro di venerdì scorso. In ribasso il petrolio con il Wti di ottobre a 87,1 dollari (-3,7%) e il Brent stesso mese 93,3 dollari (-3,6%).