Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato di voler rassegnare le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica dopo che questa mattina il Movimento 5 stelle non ha votato la fiducia al decreto Aiuti, pur lasciando uno spiraglio rispetto a sostegni futuri. Dopo l’incontro con Mattarella, Draghi ha annunciato la sua decisione in Consiglio dei ministri e ha fatto sapere che presenterà mercoledì prossimo una comunicazione alle Camere per spiegare la sua decisione. Il premier avrebbe ancora la fiducia in entrambi i rami del parlamento
Draghi ha diffuso una lettera al termine di un Consiglio dei ministri che è durato circa un quarto d’ora in cui dichiara che «È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo».
«Buonasera a tutti – si legge nella lettera – voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie».