I problemi di Genova, le sue risorse, ma soprattutto le sue potenzialità di sviluppo saranno al centro dell’evento “Tracce per la Genova del futuro”, promosso e organizzato da Fondazione Edoardo Garrone lunedì 13 dicembre, alle 17,30, nella sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale.
Pur a fronte di alcune storiche criticità, Genova si affaccia oggi più che mai a un momento di preziose opportunità – economiche, culturali e sociali – che, per essere colte e pienamente espresse, richiedono un disegno chiaro, concertazione tra le parti, programmazione e molto impegno.
Per questo Fondazione Edoardo Garrone ha avvertito l’esigenza di condurre un’indagine approfondita sui bisogni e le prospettive della città, coinvolgendo, oltre ad autorevoli opinion leader, un campione rappresentativo della cittadinanza.
L’obiettivo è quello di offrire un’occasione concreta per riflettere in modo ampio e partecipante su priorità, sfide e percorsi, in modo che le varie parti sociali possano trovare nuovi spunti per orientare le proprie azioni e pensarsi maggiormente in chiave collaborativa.
Durante l’evento, il sociologo Alessandro Amadori, partner di Yoodata, illustrerà metodologia e risultati della ricerca di cui è stato il coordinatore scientifico. L’intervento del sindaco Marco Bucci potrà offrire una visione ampia e puntuale sul percorso di cambiamento della città negli ultimi anni e sul “modello Genova”.
La connessione tra la ricerca e l’osservatorio privilegiato del primo cittadino aiuterà a delineare le priorità su cui lavorare insieme, che saranno approfondite nella tavola rotonda conclusiva, che mette a confronto diversi punti di vista in ambiti strategici per la rinascita di Genova: imprese, terzo settore, ricerca e formazione. Interverranno Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova, e Carola Carazzone, segretario generale di Assifero (Associazione Italiana Fondazioni ed Enti Filantropici). Concluderà l’evento il saluto istituzionale del presidente della Regione, Giovanni Toti.