Accelerare i tempi, aumentare le esenzioni dai pedaggi su tutte le tratte interessate dalle code e studiare percorsi alternativi in modo che le uscite e i rientri non interessino la viabilità cittadina.
Queste le richieste che il Comune di Genova ha avanzato ad Autostrade per l’Italia nel corso della riunione che si è tenuta oggi in Regione con l’ad di Aspi Roberto Tomasi sulla situazione dei cantieri e delle manutenzioni attive sul nodo genovese. A breve, proprio la Regione convocherà un tavolo di confronto operativo con le associazioni e il management decisionale di Autostrade: lo scopo sarà predisporre una programmazione a medio-lungo termine che possa far combaciare le esigenze operative di Aspi con quelle delle attività economiche connesse alla logistica, che potranno a loro volta fornire spunti di miglioramento dei cantieri.
I contenuti dell’incontro sono stati riassunti ed esposti oggi in consiglio regionale dal sindaco di Genova.
«Al momento − ha spiegato Marco Bucci − ci sono lavori sull’allacciamento A12/A7 che comportano problemi e intasamenti, e questi dureranno fino al 15 febbraio, ma successivamente ci saranno altri cantieri. Nella galleria Rivarolo 2 si prevedono altri 15 giorni di lavorazione a marzo, nella Monte Galletto addirittura 45 giorni di lavorazione entro Pasqua. Si tratta di cantieri che necessitano l’uscita con rientro, ciò significa che avremo una situazione terribile. Ritengo questa cosa assolutamente inaccettabile: per questo abbiamo chiesto ad Autostrade per prima cosa di rivedere i piani, ristudiare i percorsi e fare sì che uscite e rientri non interessino le strade della città».
«Bisogna cercare di ridurre i tempi, lavorare in maniera diversa − ha spiegato ancora il sindaco − E abbiamo anche chiesto che le esenzioni non riguardino solo i tratti interessati dai cantieri ma quelli dove si sta in coda, quindi tra Busalla e Rapallo, per intenderci. Queste manutenzioni vanno fatte, non sono contrario, anzi, ma non bisogna limitare la percorrenza delle autostrade per chi lavora o viaggia da e per Genova».
Tra le richieste, sottolinea in una nota anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, anche «un’informazione adeguata che possa avvertire, con largo anticipo e capillarmente, imprese e cittadini dei tratti soggetti a cantieri. In più, è evidente la necessità di razionalizzare i lavori che interessano il nostro asset autostradale su proiezione pluriennale. Senza dimenticarci la non secondaria disputa dei ristori, affidata alla regia del Mit, che possa consentire alle nostre imprese di essere risarcite dei danni economici subiti in passato».
Sulla questione si è pronunciato anche il gruppo di Italia Viva in Comune, che oggi, in consiglio, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata: “Fino a ieri le chiusure non erano neppure segnalate con opportuna segnaletica, nonostante il cronoprogramma dei lavori sia noto da tempo”.
Per il gruppo sarebbe urgente predisporre un piano di modifica alla viabilità cittadina. Considerando il traffico cittadino, e pur ritenendo “di primaria importanza la pista ciclabile”, il gruppo ha avanzato per esempio la possibilità di rivalutarne la modulazione durante le ore di punta, riportando temporaneamente a due corsie corso Italia, in attesa di variazioni più consistenti che riguardino soprattutto la viabilità del Ponente genovese e della val Polcevera.
Secondo quanto ha detto Bucci in consiglio regionale, una risposta da Aspi è attesa a breve, «forse già entro stasera».