Centrale del Latte d’Italia chiude il primo trimestre 2025 con un fatturato in calo del 4,8% a 78,1 milioni di euro e l’utile netto in aumento a 2,2 milioni (+19%).
La società ha registrato un fatturato pari a 78,1 milioni di euro nel primo trimestre 2025, contro gli 81,9 milioni dello stesso periodo dell’esercizio 2024, in leggera diminuzione del -4,8%. Tale riduzione è guidata principalmente dal periodo deflazionistico e dalla conseguente riduzione del prezzo medio di vendita, a beneficio del costo del venduto, il quale ha avuto un peso del 77% sul fatturato nel primo trimestre 2025 rispetto all’80% nel primo trimestre 2024.
Il margine operativo lordo (ebitda), al 31 marzo 2025, si attesta a 6,8 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al dato registrato nel primo trimestre dello scorso anno, pari a 7,3 milioni. L’ebitda margin è pari al 8,8%, in linea con il primo trimestre del 2024.
Il risultato operativo (ebit), nel primo trimestre 2025, cresce del +7% ed è pari a 3,9 milioni di euro, rispetto ai 3,6 milioni, registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Centrale del Latte d’Italia registra, quale risultato ante imposte, 3,1 milioni di euro, rispetto ai 2,6 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio.
L’utile netto risulta pari a 2,2 milioni di euro, con una crescita del +19% rispetto a 1,9 milioni al 31 marzo 2024.
L’indebitamento finanziario netto risulta in miglioramento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2024, passando da -38 milioni di euro, a -35,5 milioni di euro, al 31 marzo 2025.
Rispetto all’evoluzione della gestione la società scrive che “considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà e incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento del prossimo esercizio, che appare comunque molto positivo. La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare alla crescita organica. Gli amministratori ritengono, sulla base delle informazioni disponibili alla data di predisposizione della presente relazione, di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi”.