È stato firmato oggi a Genova il rinnovo per il triennio 2025-2028 della convenzione tra la Fondazione Antiusura S. Maria del Soccorso Ets di Genova, che opera in tutta la Liguria e in tutte le suffraganee dell’Arcidiocesi di Genova, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum EF, per facilitare l’erogazione di finanziamenti a favore di persone con difficoltà di accesso al credito e in condizioni di sovraindebitamento, residenti nel territorio e che la contingente situazione economica ha messo ulteriormente in difficoltà.
Presenti alla convenzione: Mons. Andrea Parodi, Vicario Episcopale per gli Affari Economici e per il Servizio della Carità; Agata Millerani, Presidente della Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso di Genova; Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum.
In otto anni, grazie alla convenzione sottoscritta nel 2017 e ai suoi protocolli operativi, in Liguria sono state già aiutate 185 famiglie con un’erogazione di oltre 1.363.000 euro, prestiti chirografari fino a un massimo di 20 mila euro e per un massimo di 60 mesi, a un tasso fisso dell’1,25%, restituibili con rate mensili.
«Ridare dignità e speranza – dichiara Agata Millerani, presidente della Fondazione Santa Maria del Soccorso – sono parole chiave che costantemente guidano i nostri colloqui. Il rinnovo della convenzione con Banca Mediolanum va oltre un semplice atto formale: rappresenta una condivisione profonda di valori, orientati al sostegno di chi si trova in difficoltà. Per noi volontari della Fondazione, l’obiettivo primario è la ricerca di soluzioni ai problemi che le persone affrontano e che non sono unicamente di natura economica. In questo percorso, la forza dell’ascolto e i suggerimenti mirati diventano strumenti fondamentali. Pur non essendo un obiettivo semplice da raggiungere, crediamo fermamente di continuare a impegnarci in tal senso».
«È necessario che le banche ascoltino il territorio – dichiara Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum – e che svolgano il loro ruolo sociale nel contrastare il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria di famiglie perbene, ma definite non bancabili. Con questa responsabilità la Banca ha deciso di rinnovare l’impegno in Liguria firmando l’odierno rinnovo e riconoscendo l’importanza di farsi carico di una parte delle disuguaglianze economiche della comunità. Definiamo il “prestito di soccorso”, giunto ai suoi primi 16 anni di attività, un atto concreto di responsabilità sociale, un processo di indebitamento responsabile che può aiutare le persone a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendo loro la dignità civica e sociale».
Nell’attuale contesto economico e sociale, con quasi 5,7 milioni di persone che versano in condizioni di povertà assoluta, sono sempre più vaste le aree di vulnerabilità. Con l’obiettivo di prevenire il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum confermano l’impegno sottoscritto a fianco di Fondazioni e Associazioni antiusura diocesane e interdiocesane attive sul territorio nazionale con progetti sociali orientati al sostegno finanziario delle fasce più deboli della popolazione. Grazie al lavoro dei centri di ascolto e delle fondazioni locali vengono individuate le famiglie e segnalati i relativi casi sui quali la Banca interviene con il “prestito di soccorso”.
In Liguria, con questi prestiti, dal valore medio di 7.368 euro, i beneficiari e le rispettive famiglie hanno potuto affrontare spese e morosità, evitando così di veder inasprita la loro posizione debitoria e di dover ricorrere ai canali dell’usura. I prestiti erogati vengono integrati da un’azione di accompagnamento sociale e di educazione finanziaria, da parte dei volontari della Fondazione Santa Maria del Soccorso e dei consulenti finanziari della Banca.
Da un’analisi della Fondazione ligure emerge che la persona da cui nasce il bisogno sia in genere uomo, coniugato, con licenza media, dipendente privato, con reddito di circa 1.200 euro mensili e titolare di abitazione in affitto, ma a rivolgersi alla Fondazione Santa Maria del Soccorso anche donne sole con figli. I finanziamenti riguardano prevalentemente interventi volti a “salvare l’abitazione”; la ristrutturazione di debiti personali, a volte dovuti a periodi di mancanza di sufficiente reddito da lavoro; una criticità di accesso alle cure mediche pubbliche con conseguente indebitamento per ricorso alle strutture private; separazione e divorzi; dipendenze (in crescita quella da gioco d’azzardo on line), aggravate già da fragili situazioni familiari.
In questi casi, un aiuto a persone con requisiti di affidabilità si è dimostrato essere risolutivo e propedeutico per il futuro. La Fondazione, nella sua opera di prevenzione all’usura e al sovraindebitamento, svolge il proprio ruolo sociale stando accanto alle famiglie ed evitando alle persone in difficoltà di ricorrere a circuiti criminali.
Con l’odierno rinnovo della convenzione di durata triennale (rinnovabile), Banca Mediolanum
• conferma, a disposizione della Fondazione Antiusura S. Maria del Soccorso Ets. di Genova, una linea di credito rotativa con plafond di 750.000 euro che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà, individuati grazie all’attento lavoro della Fondazione in stretta collaborazione soprattutto con i Centri di ascolto del territorio;
• si impegna a erogare prestiti rateali a soggetti considerati non bancabili con durata massima di 5 anni (60 mesi) – nei limiti del plafond rotativo sopra indicato – per un importo massimo per ogni singolo finanziamento di 20.000 euro.
Dal 2009 la Banca ha permesso a 837 persone di superare il momento contingente di difficoltà economica, non solo per la possibilità di accedere al credito, ma insieme ai volontari delle fondazioni locali, aiutando le famiglie a gestire in modo consapevole il proprio bilancio familiare.
Su tutto il territorio nazionale sono 15 le Fondazioni associate alla Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II” con cui la Banca ha stretto accordi garantendo l’impegno nelle seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo e Toscana mettendo a disposizione un plafond rotativo di euro 5.850.000 ed erogando euro 7.705.687.