È stato varato il Class 40 Maccaferri Futura, il nuovo monoscafo tecnologicamente all’avanguardia del velista oceanico Luca Rosetti realizzato insieme a Officine Maccaferri, platform company di Ambienta Sgr spa.
Il varo tecnico si è tenuto sulle banchine di Calata Gadda a Genova, davanti al cantiere navale Sangiorgio Marine. Ha partecipato tutto il team di Maccaferri Futura per celebrare un traguardo chiave dopo otto mesi di lavoro. L’8 maggio è prevista una cerimonia ufficiale, mentre il debutto in regata è previsto per il 19 maggio, quando Luca Rosetti salperà da Saint-Tropez per la Paprec 600. Dopo la regata, Rosetti trasferirà la propria base operativa a Lorient, in Francia.
Disegnata da Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, il Musa40 Maccaferri Futura è un’imbarcazione lunga circa 12 metri altamente performante, progettata per gareggiare con affidabilità nelle regate oceaniche di una delle classi più riconosciute del panorama velico offshore internazionale.
Il Musa40 è stato realizzato da un team di ingegneri e professionisti esperti di vela oceanica. Oltre ai due designer, hanno lavorato al progetto Edoardo Bianchi, ceo di Sangiorgio Marine, Alberto Monaco, capo cantiere, Alberto Riva, velista offshore che ha curato l’elettronica di bordo e Tommaso Stella, responsabile del rigging e delle cime ad alte prestazioni in collaborazione con Gottifredi Maffioli. In qualità di boat capitan, Yaël Poupon, già due volte campione in classe Laser, è stato al fianco di Luca Rosetti nell’organizzazione del lavoro di costruzione dello scafo. Giulia Albuzio, come Team Principal, supervisiona il progetto Maccaferri Futura, garantendo che ogni aspetto, dalla performance sportiva agli obiettivi di sostenibilità, sia gestito in modo efficace, mentre Paolo Bertazzoni, in qualità di Resident Manager, gestisce la logistica del team e il coordinamento operativo.
«Il varo di Maccaferri Futura rappresenta per me un momento di grande emozione e orgoglio. È il frutto di mesi di lavoro appassionato da parte di un team eccezionale, che, insieme a Officine Maccaferri, ha creduto in un progetto ambizioso fin dal primo giorno. È una barca bilanciata, veloce e progettata per dare il massimo in ogni condizione» commenta Luca Rosetti.
Maccaferri Futura è un Musa 2.0, evoluzione del primo Musa realizzato nel 2022 dal cantiere genovese. Il nuovo monoscafo, il sesto della serie, integra miglioramenti significativi e introduce una rinnovata distribuzione del centro di deriva e del centro velico, studiata per ottimizzare il bilanciamento e garantire prestazioni elevate in ogni condizione di mare e vento. Questo nuovo assetto consente un maggiore equilibrio tra le andature di bolina e portanti, rendendo l’imbarcazione ancora più versatile e competitiva anche in condizioni di vento sostenuto. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla maneggevolezza della chiglia e alla capacità della barca di navigare con il pilota automatico, aspetto ormai imprescindibile nelle moderne regate oceaniche.
«Con Futura Sangiorgio Marine vara il suo sesto Musa40: un’imbarcazione che dimostra la grande capacità costruttiva del nostro team. Un progetto vincente che si presenta oggi in una versione “Evolution” – con chiglia spostata verso poppa e albero avanzato per consentire performance ancora più spinte. Crediamo in Luca e siamo felici di poter dar forma ancora una volta al sogno oceanico di uno skipper nostrano» dichiara Edo Bianchi, ceo di Sangiorgio Marine.
«Con Maccaferri Futura ci poniamo un obiettivo che va oltre la singola barca: vogliamo spingere la Class 40 a riflettere su un’evoluzione del regolamento che incentivi la ricerca e l’uso di materiali sostenibili» aggiunge Rosetti.
Sostenibilità e innovazione sono i pilastri di Maccaferri Futura, che si distingue non solo per le performance sportive, ma anche per la ricerca avanzata sui materiali impiegati. Il monoscafo, costruito principalmente in fibra di vetro e resina epossidica, integra componenti realizzati con materiali innovativi ed ecosostenibili.
Alcuni elementi non strutturali sono stati sviluppati in fibra di lino e resine termoplastiche in collaborazione con nlcomp (Northern Light Composites), azienda all’avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili per la riciclabilità dei materiali compositi. Harken ha fornito una gamma di prodotti all’avanguardia per l’attrezzatura di coperta, dai winch ai bozzelli, fino all’equipaggiamento di sicurezza. L’imbarcazione è stata rivestita con le innovative vernici trasparenti bio-based di Stoppani, con il 30% delle materie prime utilizzate derivanti da fonti rinnovabili certificate, mentre North Sails ha fornito il set di vele, studiato su misura per garantire massime prestazioni e versatilità in regata.
La ricerca in Maccaferri Futura non è solo parte della sua costruzione, ma anche della sua mission. Già dal varo, l’imbarcazione accoglie al suo interno strumenti e progetti di monitoraggio oceanografico partecipativo, curati da Arianna Liconti, coordinatrice scientifica del progetto, con l’obiettivo di meglio comprendere il mare, miglio dopo miglio. Di recente, il progetto scientifico a bordo di Maccaferri Futura è stato selezionato come azione del charter della missione dell’Unione Europea Restore our Ocean and Waters, per il ruolo centrale nel proteggere gli ecosistemi marini e la biodiversità, in linea con la Eu Biodiversity Strategy 2030.
«Questa barca rappresenta solo una parte di un progetto più ampio e ambizioso: un percorso che unisce competenza tecnica e sportiva, innovazione sostenibile e ricerca scientifica – dice Rosetti − non vedo l’ora di mettere Maccaferri Futura alla prova in regata e condividere questa avventura con tutti coloro che l’hanno resa possibile».