Chiusura in ribasso per le Borse europee, frenate dalle dichiarazioni di Trump, che ha parlato di dazi del 25% su auto, chip e prodotti farmaceutici importati, e dall’incertezza sulle prossime mosse della Bce e dagli sviluppi delle trattative di pace in Ucraina. Mentre anche Wall Street è in calo, Milano segna -0,53%, Madrid -1,63%, Londra -0,62%, Parigi -1,17%. Spread Btp/Bund sui 108 punti (variazione +2,56%, rendimento Btp 10 anni +3,64%, rendimento Bund 10 anni +2,55%).
A Piazza Affari crollo di Recordati (-6,76%) dopo il collocamento del 5% del capitale da parte della holding Rossini. Intesta al Ftse Mib St (+7,92%) spinta da un report favorevole di Jefferies sul mercato dei chip e Leonardo (+2,6%), che continua a beneficiare dello scenario sulla corsa agli armamenti. Fuori del listino principale netto rialzo di Fincantieri (+3,34%) premiata per il suo settore militare.
L’euro scambia a 1,041 sul dollaro (da 1,0452 in avvio e 1,0462 ieri) e a 157,7 yen (da 158,6 in apertura). Il cross dollaro-yen è pari a 151,5 (da 151,7 in apertura). In rialzo il petrolio, con il Wti di marzo a 71,6 dollari al barile (+0,4%) e il Brent a 76,3 dollari (+0,5%). In cauto rialzo il Bitcoin, poco sopra I 96.000 dollari (+0,5%).
Il gas torna a scendere sotto i 50 euro, attestandosi a 48,3 euro (-1,8%). ha riagganciato i 50 euro (+1,7%). Poco variato l’oro, con il future di aprile a 2.947 dollari l’oncia.