“L’esito del concorso per infermieri che ha coinvolto l’area metropolitana, rischia di trasformarsi in un terremoto che se vede il Galliera come suo epicentro potrebbe avere forti ripercussioni su tutta l’organizzazione sanitaria genovese”. L’allarme da parte di Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova, e Marco Deidda, segretario aziendale Uil Fpl E.O. Ospedali Galliera.
Secondo i due rappresentanti sindacali al Galliera è attesa “una vera e propria emorragia di personale, non solo precario alla ricerca di un posto a tempo indeterminato, ma anche di professionisti con anni di esperienza e altissime competenze”.
«Tutto questo evidentemente ci preoccupa per le ricadute non solo sui servizi resi alla cittadinanza ma anche per gli ulteriori disagi e il peso delle difficoltà organizzativo/professionali che i colleghi che rimangono dovranno affrontare – dicono -. Già in occasione dei precedenti concorsi, tanti operatori hanno manifestato una preferenza di assegnazione rivolta ad altre destinazioni, ma questa volta parliamo di numeri enormi, difficilmente sanabili a breve, medio termine. Sono infatti più di ottanta gli infermieri, anche con una lunga militanza alle dipendenze dell’Ospedale della Duchessa, che dopo aver partecipato alle prove e classificati in posizione utile, potrebbero decidere per il trasferimento negli altri ospedali dell’area metropolitana».
«Le motivazioni sono diverse, alcune di carattere personale o professionale, ma sicuramente, come abbiamo sempre segnalato da tempo e in più occasioni ufficiali, ci sono anche le scelte dettate da un continuo ed inesorabile peggioramento delle condizioni di lavoro – sottolineano Vannucci e Deidda -. Nonostante le innegabili difficoltà in cui versa il Ssn con carenze organizzative, aumento delle responsabilità, dei carichi di lavoro, delle malattie professionali e delle aggressioni anche fisiche contrastate mediante la totale disponibilità e il continuo sacrificio, il personale sanitario lamenta una gestione della tecnostruttura “considerata dalla stragrande maggioranza di operatori troppo rigida”».
E riguardo agli ultimi sviluppi della vicenda del nuovo Galliera aggiungono: «L’incertezza legata alla costruzione del nuovo ospedale, sul quale ci siamo già espressi considerandolo di vitale importanza per operatori e comunità, può assestare il colpo di grazia ad un ospedale fondamentale per assicurare il diritto alla salute e alle cure di migliaia di cittadini. La necessità di confermare il finanziamento pubblico per la costruzione del Nuovo Ospedale Galliera ha bisogno di una netta conferma da parte delle diverse realtà istituzionali interessate. Nonostante le continue segnalazioni nelle quali rappresentavamo le nostre preoccupazioni, oggi purtroppo realtà, abbiamo formalizzato alla Direzione e alle Istituzioni una richiesta di incontro urgente per poterci confrontare sulle inevitabili ricadute, ma anche su un percorso di ripresa. Se si vuole ricostruire un rapporto con i dipendenti, il nostro ruolo risulta fondamentale, e nella Uil Fpl si troverà sempre una Organizzazione Sindacale risoluta e critica ma sempre in modo costruttivo».
«Le nostre priorità – concludono – sono quelle di mantenere la qualità dei servizi e dell’assistenza, da sempre elemento distintivo dell’E.O. Ospedali Galliera ma, al pari, quella di tutelare professionalità e condizioni di lavoro degli operatori nel tentativo di limitare al massimo le inevitabili ricadute negative per quanto sta accadendo».