Si avvicinano le elezioni Usa e crescono le incertezze degli investitori mentre si diffondono le previsioni di una Fed più cauta nel taglio dei tassi di quanto previsto nei giorni scorsi e i conflitti nel Medio Oriente minacciano di estendersi. Intanto le stime del Fondo monetario confermano una crescita mondiale piatta (+3,2% nel 2024 e 2025). Questo scenario ha reso cauto le Borse europee che hanno chiuso in ribasso. Milano segna -0,64%, Francoforte -0,2%, Parigi -0,01%, Londra -0,14%, Madrid -0,07%. Spread Btp/Bund sui 123 punti (variazione +0,28%, rendimento Btp 10 anni +3,55%, rendimento Bund 10 anni +2,31%).
A Piazza Affari Nexi (+2,45%) in prima posizione, in seguito alla perfomance di Worldline (+6,3%) a Parigi. Brillano anche St (+1,79%) grazie al buon andamento del settore tech e Saipem (+2,33%) e Tenaris (+1,16%) con il petrolio che sale. Male le utility, in coda Erg (-3,74%).
L’euro scambia con il dollaro a 1,080 (da 1,0827 in avvio e 1,0826 ieri in chiusura) e vale 163 yen (da 163,22 e 162,71), mentre il cross dollaro/yen è a 150,9 (da 150,75 e 150,30).
In rialzo il petrolio con il Brent dicembre a 74,86 dollari al barile (+0,7%9) e il Wti di pari scadenza a 70,6 dollari (+0,8%). Continua salire l’oro con i future dicembre a 2.751 dollari l’oncia (+0,36%) e il contratto spot a 2.736 dollari (+0,54%)