La Corte dei conti della Liguria parifica il Rendiconto di bilancio 2023 della Regione Liguria, con la consueta eccezione delle poste che riguardano la cartolarizzazione di Arte, con cui nel 2011 l’allora giunta Burlando aveva fatto fronte all’ingente debito sanitario.
I giudici contabili rimarcano, ancora una volta, che la Regione non ha mai registrato l’operazione come un debito.
Non accolte dalla Corte le richieste del procuratore regionale Roberto Leoni che, tra l’altro, aveva suggerito la sospensione del giudizio di parifica e il ricorso alla Corte costituzionale per un finanziamento di 20 milioni erogato dalla Regione ad Arpal a valere su risorse del Fondo sanitario nazionale. La procura, in ogni caso, si riserva ulteriori azioni a riguardo.
“La relazione di Parifica del Rendiconto della Regione Liguria 2023 da parte della Corte dei Conti − commenta in una nota il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana − descrive il quadro della realtà dell’Ente e rappresenta un giudizio sostanzialmente positivo sull’attività della Regione. La Corte ha riconosciuto che Regione Liguria ha rispettato i limiti dell’indebitamento, pur finanziando opere pubbliche sul territorio per oltre 100 milioni e ha chiuso l’anno con un saldo finanziario positivo di circa 696 milioni di euro. Nel giudizio viene infatti dato atto di una gestione nel complesso oculata, con un miglioramento nella capacità di pagamento e di riscossione rispetto al 2022. Emerge come Regione Liguria sia un buon pagatore, con un miglioramento dei tempi di pagamento che per il servizio sanitario regionale sono inferiori ai 60 giorni. La relazione di parifica descrive un quadro complesso della realtà dell’ente e sostanzialmente positivo”.
Liguria ai vertici nazionali nella gestione del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), con un’efficienza realizzativa, relativa al programma 2014-2020, superiore di quasi 5 punti percentuali alla media italiana (calcolata sulle sole regioni più sviluppate). In particolare, al 31 dicembre 2023, i pagamenti certificati da Regione Liguria sono superiori ai 345 milioni di euro. Cifra che, rapportata al complessivo finanziamento pubblico di 384 milioni di euro del programma operativo regionale, restituisce un’efficienza realizzativa dell’89,91% (+4,7 su quella nazionale, ferma all’85,21%).
«Dal quadro delineato dalla Corte dei Conti emerge una gestione rigorosa ed efficiente delle risorse Fesr, non soltanto improntata all’accompagnamento dei piani di investimento delle imprese ma anche al sostegno dell’occupazione ligure, come si può ben vedere dai 559 posti di lavoro creati con i bandi dedicati alle aree di crisi industriali, che riapriranno il prossimo 23 luglio e che saranno nuovo stimolo e incentivo assunzionale per le aziende di 59 comuni liguri coinvolti − sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana − risultati che ci eleggono tra le regioni più virtuose nell’utilizzo dei fondi comunitari, addirittura con un +4,7% rispetto alla media nazionale, che non sarebbero stati tali senza la professionalità e la competenza del Dipartimento dello Sviluppo economico e senza il lavoro di squadra portato avanti con le partecipate regionali, il sistema camerale, le associazioni di categoria e i sindacati. L’obiettivo è quello di proseguire su questa strada anche con la programmazione Fesr 2021-2027, per continuare ad accrescere la competitività del nostro sistema economico, composto perlopiù da micro imprese».