È Vincenzo Monaco, 58 anni, livornese, laurea in economia e commercio, Mba in Gestione Integrata delle Pubbliche Amministrazioni, il nuovo direttore generale della Porto Antico di Genova spa. Lo ha presentato questa mattina alla stampa il presidente della società, Mauro Ferrando.
Monaco è stato negli ultimi 15 anni direttore generale di Vela spa. La società, partecipata del Comune di Venezia, opera come soggetto organizzatore delle principali manifestazioni cittadine e coordinatore degli eventi speciali, come gestore delle strutture congressuali al Lido di Venezia e del complesso monumentale dell’Arsenale Nord e come promotore di tutte le attività di marketing cittadino rivolte principalmente ai turisti e alle aziende. Un’azienda quindi caratterizzata da una missione multifunzionale che si traduce nella gestione quotidiana di una pluralità di servizi e prodotti diversi, mirata all’ottimizzazione della relazione tra il brand, il territorio, cittadini e turisti. Questa affinità tra Vela spa e Porto Antico, che devono entrambe rispondere a esigenze di carattere privato e pubblico e hanno incarichi gestionali analoghi, è uno dei motivi per cui la candidatura del manager livornese è stata scelta le 170 dotate dei requisiti richiesti (203 quelle pervenute).
«A nome della Porto Antico di Genova – ha detto Ferrando – dò il benvenuto a Vincenzo Monaco, nuovo direttore generale della società. Porto Antico guarda con fiducia alle prospettive di consolidamento delle attività del polo storico e alle prospettive di crescita offerte dal nuovo Waterfront di Levante, facendo in ciò affidamento sull’esperienza maturata da Vincenzo Monaco nei pregressi incarichi ricoperti».
Tra gli impegni più importanti della società genovese, la prossima Euroflora, che occuperà piazzale Kennedy, il Belvedere a Punta Vagno, parte del Palasport, l’area della tensostruttura e il Padiglione Blu. La manifestazione verrà presentata il 3 aprile a Palazzo Tursi.
Un obiettivo strategico, ha annunciato Ferrando, è l’espansione verso calata Gadda, con la costituzione di un waterfront a carattere turistico-ricreativo senza interruzioni. E senza penalizzare le attività delle riparazioni navali, importanti per il sistema economico cittadino. «Si troverà una soluzione» ha affermato Ferrando.