Il 20 dicembre si concluderà il processo di fusione per incorporazione della società Sviluppo Genova all’interno dell’Agenzia Regionale Ire La società pubblico-privata genovese, nata nel 1997 con il nome di “Ponente Sviluppo”, cesserà di esistere con l’attuale ragione sociale e trasferirà le sue competenze e professionalità all’interno dell’Agenzia in house della Regione Liguria, che da 2014 si occupa di infrastrutture, energia ed edilizia residenziale pubblica.
La decisione è stata politica, del Comune di Genova in accordo con Regione Liguria. Il nuovo cda sarà composto da cinque membri e il nome resterà Ire.
Sviluppo Genova è una società pubblico-privata il cui azionista di maggioranza è il Comune di Genova, che detiene il 51% delle quote azionarie. Gli altri azionisti sono: Bper Banca (15%), Camera di Commercio di Genova (10%), Filse (6%), Banco Bpm (5%), Aeroporto di Genova (4%), So. Fin. (3%), Confindustria Genova (3%), Banca Nazionale del Lavoro (3%).
Sviluppo Genova opera come stazione appaltante di opere infrastrutturali nel settore pubblico e nel privato. In particolare, la società si occupa di appalti di lavori, servizi e forniture, progettazione di opere e infrastrutture, project & construction management, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, property & facility management, coordinamento generale di progetti strategici nel campo della riorganizzazione territoriale e urbanistica.
A traghettare negli ultimi anni Sviluppo Genova verso il nuovo assetto societario all’interno di Ire è stato Franco Floris, amministratore unico della Società dal 2017 e già presidente e amministratore delegato dal 2014. Al momento non si sa se Floris sarà confermato all’interno della nuova società.
«Oggi – spiega Floris – siamo di fronte a un passaggio storico per Sviluppo Genova. Una Società che pochi anni fa era in forte difficoltà, grazie all’impegno e alla passione dei suoi dipendenti ha saputo migliorarsi, raggiungendo negli ultimi anni quasi 500 milioni di euro di fatturato per lavori e diventando, di fatto, una delle realtà pubblico-private più virtuose a livello regionale nelle opere di bonifica, infrastrutturazione e urbanizzazione per la valorizzazione del territorio. Mi auguro che tutta l’attività di questi anni possa trovare continuità nella nuova società e sono convinto che la storia di Sviluppo Genova e le professionalità dei suoi dipendenti saranno un valore aggiunto per la nuova Ire, a cui auguro fin da subito di poter raggiungere su scala regionale i successi che come Sviluppo Genova abbiamo raggiunto su scala provinciale».
La storia di Sviluppo Genova inizia nel 1997 con il nome “Ponente Sviluppo“, una Società costituita per fornire il supporto tecnico necessario alla dismissione, bonifica e valorizzazione delle aree industriali tra Sampierdarena e Cornigliano. Dai primi anni 2000 la Società ha ampliato il suo raggio d’azione su tutto il territorio della Provincia di Genova. Nel corso degli anni Sviluppo Genova ha recuperato oltre 250.000 metri quadrati di superficie territoriale per l’insediamento di nuove attività produttive e ha condotto a termine importanti operazioni di dismissione, bonifica e infrastrutturazione di vaste aree del Ponente cittadino, urbanizzando oltre 300.000 metri quadrati di territorio.
Sviluppo Genova è stata protagonista, parte attiva e interlocutore privilegiato nella concertazione e attuazione di importanti opere pubbliche di importanza strategica per lo sviluppo del territorio, quali: attività tecnico/operative legate alla dismissione dello stabilimento siderurgico ex Ilva a Cornigliano; realizzazione del nuovo assetto infrastrutturale alla foce del torrente Polcevera (Strada a Mare Guido Rossa, lungomare Canepa, collegamento con il casello di Genova Aeroporto e strade di sponda destra e sinistra); progettazione e realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bolzaneto; progettazione e realizzazione della nuova via Cornigliano, del “Giardino lineare” e della riqualificazione dell’area ex Dufour nel medesimo quartiere; bonifica, infrastrutturazione e recupero di aree ed immobili a Ronco Scrivia (Isolabuona) e a Voltri, da destinare ad attività produttive/artigianali.
«Due aspetti, che possono sembrare scontati, ma non lo sono – sottolinea Floris – hanno caratterizzato l’attività di Sviluppo Genova in questi ultimi anni: abbiamo terminato tutti i cantieri iniziati e chiuso il bilancio di ogni anno in utile. Ci tengo anche a rimarcare che con il nostro lavoro abbiamo permesso un importante risparmio di risorse pubbliche, visto che in tutti gli appalti le maggiori spese per varianti ai lavori e contenziosi con le imprese si sono attestate non oltre il 10% del valore del contratto e comunque si sono sempre mantenute al di sotto del ribasso di aggiudicazione. Un altro aspetto positivo che mi preme far notare è l’importanza che abbiamo dato al tema della sicurezza sul lavoro: un investimento, attestato anche dalla certificazione ISO 45001, che ci ha permesso di non avere mai problemi seri nei cantieri. Lo stesso impegno lo abbiamo messo anche nella trasparenza e nella cultura della prevenzione della corruzione, un aspetto, quest’ultimo, che ci ha permesso anche di ottenere la prestigiosa certificazione ISO 37001 Anti-Bribery da parte di Bureau Veritas. Terzo cardine del nostro operato è stato l’attenzione che abbiamo dato agli aspetti ambientali: scegliendo di dotarci di una figura di Responsabile Ambiente e di conseguire la certificazione ISO 14001, siamo riusciti a raggiungere importanti obiettivi anche in operazioni oltremodo complesse come quelle svolte nelle aree dove sorgevano gli impianti dei sottoprodotti e della cokeria dell’ex Ilva , siti con valori di contaminazione estremamente elevati».
Dal punto di vista prettamente economico Sviluppo Genova negli ultimi tre esercizi ha registrato numeri positivi e in continua crescita. I ricavi sono passati dai 10.996.699 del consuntivo 2020 ai 15.693.939 del consuntivo 2022, per un utile netto che è passato da 41.359 a 75.635 euro. Il personale – il cui costo, nel preconsuntivo 2023, inciderà per 1.665.000 euro – è formato da 23 dipendenti: 12 donne e 11 uomini.
Guardando ai nove anni di esperienza che si sta per concludere alla guida di Sviluppo Genova, l’amministratore unico Floris non ha dubbi nell’individuare il momento più cruciale. «Subito dopo il crollo del Ponte Morandi, con la città spezzata in due, i nostri lavori sulla nuova Strada a Mare, sull’allargamento di Lungomare Canepa e sul nuovo collegamento diretto con il casello di Genova Aeroporto sono diventati cruciali per la sopravvivenza di Genova nonostante le oggettive difficoltà, siamo riusciti a lavorare ininterrottamente senza mai chiudere il traffico veicolare e terminando i lavori addirittura in anticipo rispetto al cronoprogramma».
Floris ricorda: «Abbiamo dovuto usare la testa, ma soprattutto usare il cuore perché lavoravamo col traffico aperto. Con gente che ci passava a cento chilometri orari di fianco. Dunque lavorare in quelle condizioni giorno e notte non era semplicissimo con la pressione esterna che ci chiedeva quando avremmo finito. L’abbiamo finita nei tempi, anzi abbiamo anticipato di qualche mese, dando una soluzione in quel momento. Credo sia stata una grande agevolazione anche economica per il porto».
Rivolgendo uno sguardo al futuro, sono diversi cantieri aperti e i progetti in via di definizione che Sviluppo Genova ha in corso sul territorio cittadino. In centro città spiccano i lavori di riqualificazione di Valletta Carbonara per conto di Asp Emanuele Brignole (iniziati lo scorso luglio) e il restauro dell’Oratorio degli Uomini all’interno dell’Albergo dei Poveri (gara per affidamento appalto integrato in corso). Sviluppo Genova, inoltre, sta fornendo all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale il proprio supporto nelle funzioni di direzione lavori e coordinamento della sicurezza di diversi interventi rientranti nel cosiddetto “Programma Straordinario”, quali la nuova Torre Piloti, le nuove infrastrutture di viabilità all’interno del Porto di Genova e il riassetto del sistema di accesso alle aree operative del bacino portuale di Voltri. Nel Ponente cittadino sono da sottolineare i lavori per la nuova calata ad uso cantieristico navale e contestuale sistemazione idraulica del rio Molinassi, a Sestri, e l’adeguamento idraulico del tratto urbanizzato del rio Cantarena (per conto del Comune di Genova), la riqualificazione dell’ex Mercato di Cornigliano (per conto di Società per Cornigliano); le opere di viabilità sulle sponde destra e sinistra del Polcevera (per conto di Anas e Società per Cornigliano) e la progettazione dell’ampliamento del viadotto di accesso al casello autostradale di Genova Aeroporto (per conto di Autostrade per l’Italia).
«Sviluppo Genova – sottolinea Floris – non esisterà più come ragione sociale, ma mi auguro che tutta l’attività di questi anni possa trovare continuità nella nuova Società».