Chiusura in rosso per le borse europee, frenate da Wall Street che ieri ha chiuso con la peggiore seduta da ottobre. In particolare ha sofferto il comparti auto, con il sottoindice Stoxx 600 di settore -0,79%. Milano segna -0,29%, Parigi- 0,16%, l Londra – 0,26%, Francoforte -0,27%, Madrid +0,03%. Spread Btp/Bund sui 163 punti (variazione +1,16%, rendimento Btp 10 anni +3,58%, rendimento Bund 10 anni +1,95%).
A Piazza Affari, si piazza intesta al listino principale al listino Erg (+2,29%), grazie all’investimento da 270 milioni di dollari per sbarcare nelle rinnovabili Usa, seguita da Telecom (+1,66%) dopo il boom della vigilia e da Diasorin (+1,27%) in seguito alla sentenza del Tribunale di Pavia che ha scagionato definitivamente il ceo Carlo Rosa dall’accusa di peculato. In coda Ferrari (-2,45%) penalizzata dalla debolezza del comparto.
Fuori dal listino principale exploit della Juventus (+5,44%) e Lazio (+4,49%) dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue contro il monopolio di Uefa e Fifa (che avevano entrambe ostacolato il progetto della Superlega). La sentenza sembra possa aprire la strada a una liberalizzazione nell’organizzazione delle future competizioni calcistiche a livello continentale, e quindi a maggiori introiti per i club più forti.
L’euro sale a 1,098 dollari (da 1,0960 ieri in chiusura) e a 156,18 yen (157,66).
In rialzo il gas naturale sulla piattaforma di Amsterdam a 34,3 euro al megawattora (+2,3%) mentre calano le quotazioni del petrolio: il Brent del Mare del Nord, contratto di consegna a febbraio, scambia a 79,09 dollari al barile (-0,77%) e il Wti pari scadenza a 73,68 dollari (-0,73%).