Il ministero delle Imprese e del made in italy (Mimit) ha approvato un contributo di 560 mila euro per il progetto agritech “Demetra” per la realizzazione di un sistema tecnologico di acquaponica. Il progetto, sviluppato da Fos – capofila del progetto – in partenariato con Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Diarc – dipartimento di architettura dell’Università di Napoli Federico II, Irci e Grafica Metalliana.
“Demetra: un approccio sistemico e integrato fondato sull’acquaponica e sulla valorizzazione degli scarti per la creazione di un sistema alimentare pilota” ha un valore di 5 milioni di euro, di cui 2,5 milioni di euro finanziati dal Mimit con il bando Mise “accordi per l’innovazione nell’ambito di specifiche aree di intervento riconducibili al secondo pilastro del programma Orizzonte Europa”.
L’investimento di Fos sarà pari a circa 1,5 milioni di euro, finanziato con un contributo a fondo perduto di 560 mila euro. L’inizio del progetto è previsto per gennaio 2024, con una durata di 36 mesi.
Obiettivo primario del progetto è la creazione di un sistema alimentare integrato basato principalmente sulla creazione di un sistema agricolo verde e intelligente in grado di produrre cibo sicuro e con elevate proprietà nutritive attraverso l’applicazione dell’acquaponica e della simbiosi tra vegetali e pesci, che costituiranno una fonte ecologica e sostenibile di cibo nutriente.
Nel progetto, Fos spa attraverso l’esperienza maturata negli anni nel settore agritech e nell’uso di sistemi integrati di intelligenza artificiale (AI) e internet of things (IoT), svilupperà un sistema per l’allerta precoce sulla qualità dell’acqua, le decisioni intelligenti sull’alimentazione/fornitura di nutrienti, la previsione di malattie di pesci e piante, il monitoraggio delle condizioni di sicurezza alimentare e il controllo e la diagnosi a distanza.
Gli impianti acquaponici ipotizzati in Demetra sono pensati per essere implementati in ambienti protetti (ad es. cavità, edifici abbandonati), soluzione che incrementa notevolmente la resilienza del sistema di produzione agricola in presenza di eventi meteorologici estremi.
Si tratta di un progetto ispirato ai principi di sostenibilità e di economia circolare: i sistemi di produzione agricola che saranno sviluppati all’interno del progetto si ispirano alla sostenibilità complessiva dei sistemi alimentari (socio/sanitaria, climatico/ambientale ed economica), all’economia circolare (riutilizzo degli scarti, sistemi distributivi locali, uso di energia autoprodotta e di acque meteoriche), alla minimizzazione dei rifiuti alimentari (il sistema ricicla e riusa praticamente tutto), agli imballaggi eco-sostenibili di nuova concezione.
Enrico Botte, amministratore delegato di Fos, ha dichiarato: “Gli accordi di innovazione
col Mimit costituiscono un’opportunità molto efficace per finanziare lo sviluppo di soluzioni innovative che possano essere portate sul mercato. Come Gruppo Fos abbiamo già storie di successo su misure analoghe e contiamo di portare sul mercato, attraverso il progetto Demetra, una nuova soluzione agritech”.
Giorgio Allasia, director of engineering and technology Transfer di Fos ha dichiarato:
“Le tecnologie applicate nei sistemi acquaponici sono ancora in fase di sviluppo e ci sono diverse sfide da affrontare, come il controllo delle malattie negli animali e delle piante, l’equilibrio dei nutrienti, l’energia richiesta per il funzionamento del sistema e la redditività economica”.
L’acquaponica è il risultato di una combinazione tra un sistema di coltivazione idroponico – che prevede di coltivare le piante fuori dal suolo, con l’impiego di soluzioni nutritive – e la riproduzione di un ecosistema naturale in cui i pesci e dei batteri producono del fertilizzante perfetto per la coltivazione delle piante. Il sistema acquaponico permette di coltivare le piante senza l’impiego del tradizionale terriccio e di nutrirle grazie a ciò che i pesci producono naturalmente.
L’acquaponica offre una soluzione sostenibile per ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole. Questo metodo di coltivazione riduce notevolmente l’utilizzo del suolo e di acqua rispetto ai metodi tradizionali e, secondo molti esperti, è destinata ad un grande sviluppo in tempi molto rapidi.
Il rapporto di luglio di ResearchAndMarkets.com ha messo in luce come le dimensioni del mercato globale del vertical farming (di cui le tre aree principali sono: aeroponica, acquaponica e idroponica) nel 2022 sono state stimate a 4,09 miliardi di dollari, che diventano 5,03 nel 2023. La ricerca stima che il tasso di crescita annuale composto sarà del 24,45% per raggiungere 23,56 miliardi di dollari entro il 2030.