«Di fatto alle europee Azione non sarà sola ma conta di unirsi a liste civiche, movimenti e partiti che condividono con noi valori comuni. C’è un appello di Carlo Calenda a +Europa, ci sono i Libdem, insomma dobbiamo capire come altre forze possano unirsi a noi per portare avanti un discorso comune. Azione si propone come pilastro di un grande fronte repubblicano e democratico che possa arrivare a sconfiggere populismi e sovranismi attraverso proposte serie su tutti i temi più importanti». Così la nuova segretaria di Azione Liguria, Cristina Lodi, eletta sabato scorso all’unanimità dagli iscritti del partito di Carlo Calenda in Liguria per succedere a Roberto Donno, che si trasferisce in Puglia per motivi personali, definisce la strategia per prossima importante scadenza elettorale. Azione correrà in autonomia ma pronta a unirsi ad altre forze politiche. Quanto alle regionali «Sono lontane e poi io credo che oggi Azione debba concentrarsi su stessa e lavorare per dare il meglio e rilanciare in Liguria il proprio messaggio».
Al congresso erano presenti il consigliere regionale di Azione, Pippo Rossetti, il capogruppo alla Camera di Azione, Matteo Richetti e i neosegretari provinciali eletti lo scorso novembre: il sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro (Genova), il consigliere comunale Massimiliano Carpano (Savona), la presidente di Terziario Donne La Spezia Laura Porcile (La Spezia) e l’imprenditrice Desirée Negri (Imperia). Ed esponenti di movimenti e partiti ospiti, Gianni Pastorino di Linea condivisa, la vicesegretaria del Pd genovese Katia Piccardo, il segretario ligure di Più Europa Mauro Gradi, Marco Beltrami e Victor Rasetto, rispettivamente coordinatori regionale ligure e provinciale genovese dei Libdem, Eugenio Musso, coordinatore regionale di Italia Viva, Giorgio Moschella di Demos.
«Dobbiamo riuscire a far comprendere che la questione che abbiamo davanti non è riassumibile in un “né con i populisti, né con i sovranisti” in ordine ad una collocazione o ad una volontà di fare alcune alleanze o aderire a una coalizione – ha detto Lodi nel suo discorso – ma a una vera e propria emergenza politica, culturale, democratica del Paese. Un’emergenza che rischia appunto di portare lo Stato e le nostre istituzioni fuori da una collocazione europeista, fuori da una concezione liberale e sociale dell’economia, fuori da una concezione garantista della giustizia e a tratti anche oltre le soglie di un sistema autenticamente democratico».
La segretaria regionale di Azione ha rifiutato per il suo partito le definizioni di centrista o moderato, “definizioni che sembrano tratteggiare le caratteristiche di un partito che sta a vedere cosa fanno gli altri. Il centro inteso in questo modo non ci interessa – ha precisato – lo lasciamo ad altri. Vogliamo invece essere un partito di proposta, radicale nel coraggio della concretezza e delle azioni nei gesti e nelle scelte di tutti i giorni per trovare soluzioni e fare proposte, all’ interno del nostro quadro valoriale, ma consapevoli che le riforme di cui il Paese ha bisogno sono chiare, ma sacrificate sull’altare della contrapposizione destra – sinistra e della rincorsa al consenso immediato.
Azione Liguria parte con una prima squadra di trenta persone, la prossima settima verrà annunciata la segreteria organizzativa, la segretaria regionale terrà per sé la delega ai porti e ha bocciato il progetto della nuova diga foranea di Genova: “Ricordiamo che la più importante opera del Pnrr è la nuova diga di Genova. Siamo preoccupati perché non è solo nostra opinione, sappiamo che il progetto non solo è stato gestito con procedure discutibili e a rischio, ma che lo stesso progetto è sbagliato”.