Avvio in calo per la Borsa di Milano che resta sotto pressione, al pari delle altre Borse, a causa delle vendite che continuano ad abbattersi sul comparto obbligazionario.
L’indice Ftse Mib parte a -0,48% a 27.351 punti. Guida i ribassi Nexi (-2,3%), che paga il taglio del giudizio del broker Bryan Garnier, davanti a Stellantis (-2,1%), Leonardo (-2%) e Prysmian (-1,8%). Hera sale dello 0,9%, Italgas dello 0,8% e Terna della 0,7%.
Borse europee tutte in rosso all’avvio: a Parigi l’indice Cac 40 cede lo 0,54%, A Londra il Ftse 100 arretra dello 0,3% mentre a Francoforte il Dax perde lo 0,7%.
I forti ribassi sull’Europa e Wall Street si sono allargati questa mattina ai listini asiatici. Tokyo cede il 2,5%.
L’attenzione degli investitori si sposta sugli indici pmi dei servizi attesi oggi in Europa e negli Usa e al discorso della della presidente della Bce, Christine Lagarde. Poco mosso il greggio, con il Wti in calo dello 0,3% a 88,93 dollari al barile.
Prezzo del petrolio in lieve calo nei mercati finanziari, sulla soglia degli 89 dollari al barile.
Il Wti del Texas passa di mano a 89,01 (-0,25%) mentre il Brent del Mare del Nord segna i 90.7 dollari (-0,2%).
Nei cambi partenza stabile per l’euro che segna 1,0466 sul dollaro. L’euro-yen segna 155.912 (-0.05%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è a 194 punti base (-0,83%), il rendimento è a +4,94%.