Il parco eolico sulle alture di Mignanego, nell’entroterra di Genova, sul crinale di confine tra Liguria e Piemonte che spazia dal passo della Bocchetta al Monte Poggio, adesso è destinato a diventare realtà. Due anni per realizzare i lavori, che dovranno comunque essere completati al massimo entro il prossimo quinquennio. È quanto riferisce l’agenzia Dire.
Secondo i documenti visionati dall’agenzia, gli uffici ambientali della Regione Liguria hanno deciso il 14 agosto scorso che il progetto “Parco eolico Monte Poggio”, presentato dalla società Seva srl, con sede a Courmayeur, non deve essere assoggettato a Via né a Procedura di autorizzazione unica regionale perché “non incide su aspetti ambientali e non prefigura impatti negativi e significativi sull’ambiente”.
Una decisione destinata a far discutere, osserva la Dire, dal momento che due anni fa per un progetto piuttosto simile, chiamato “Parco eolico Passo della Bocchetta”, era arrivata la bocciatura, al pari di quanto accaduto con la Regione Piemonte per un impianto parallelo sull’altro versante del crinale, anche a causa delle possibili interferenze con la vicinissima area protetta delle Capanne di Marcarolo. Ora, invece, limato e rivisto, il progetto è stato ripresentato solo in Liguria, dove è arrivato il nulla osta, pur con qualche prescrizione tecnica, in particolare per quanto riguarda la tutela degli uccelli, con le pale che dovranno essere colorate a bande trasversali, e il ripristino del verde post cantiere. Inoltre, una volta in funzione, l’impianto per i primi due anni dovrà essere sorvegliato da personale qualificato in loco per cento giorni all’anno con la possibilità di arrestare le torri potenzialmente pericolose per la migrazione degli uccelli.
Nella relazione istruttoria del procedimento di verifica di assoggettabilità a Via del nuovo progetto si legge che lo stesso “risulta migliorativo rispetto ai due precedenti, in quanto riduce il numero di aerogeneratori, ottimizzando la produzione energetica”. Viene, poi, sottolineato che “il sito di localizzazione del nuovo parco eolico in progetto presenta caratteristiche di idoneità uniche dal punto di vista della ventosità”, ed è già “fortemente infrastrutturato”.
Nel dettaglio, verranno realizzate cinque pale eoliche per una potenza complessiva di 16,1 megawatt, a una quota compresa tra gli 800 e gli 850 metri sul livello del mare, lungo un tracciato di circa 1,2 chilometri. L’altezza delle torri sarà di 94 metri, che diventano 150 considerando il rotore, mentre il diametro massimo delle pale sarà di 112 metri. Ciascun aerogeneratore sarà costituito da un rotore tripala. Le pale si attiveranno con un vento superiore a tre metri al secondo (limite minimo che, in alcuni casi, sarà raddoppiato) e si stopperanno oltre i 23-25 metri al secondo. L’energia prodotta dal parco eolico verrà connessa alla rete elettrica nazionale tramite la posa di due cavidotti interrati, lunghi 6,1 chilometri attraverso piste esistenti, che collegheranno le pale con una cabina di media tensione, che sarà realizzata a Busalla. Nella fase di cantierizzazione dell’impianto non è prevista la creazione di nuova viabilità, ma si sfrutteranno percorsi già esistenti e in parte potenziati anche dai cantieri del Terzo Valico ferroviario dei Giovi.