Nel 2022 in Liguria sono stati autorizzati a essere costruiti 232 nuovi fabbricati residenziali (pari a 647 abitazioni) per un volume di 240.837 metri cubi. Si tratta di uno dei volumi più bassi in Italia dopo Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Sono i dati pubblicati dall’Istat. Il trend generale degli ultimi anni è in costante diminuzione a livello nazionale.
In Liguria si vede una lieve risalita del numero di concessioni, ma i volumi restano più o meno in linea con gli ultimi anni, con l’eccezione del 2017 e del 2018.
In particolare questi 232 sono divisi in 72 fabbricati da un piano (volume 24.349 mc), 97 da 2 piani (55.364), 43 da 3 piani (46.614), 6 da 4 piani (16.443), 6 da 5 piani (16.265) e 8 da 6 piani e oltre (81.802).
Dei 232 fabbricati, 165 hanno riguardato una richiesta proveniente da persona fisica, 60 da imprese, 2 da cooperative edilizie e 5 da enti pubblici o altro.
Per quanto riguarda gli ampliamenti di fabbricati residenziali sono state 48 le abitazioni autorizzate su richiesta di persone fisiche, pari a 43.036 metri cubi, tre su richiesta di imprese per 3.593 metri cubi, e 362 metri cubi per enti pubblici. In totale 51 abitazioni e un volume di 46.991. Anche in questo caso solo Valle D’Aosta, Molise e Basilicata hanno volumi minori.
Gli ampliamenti con abitazioni sono stati 51 (superficie utile abitabile di 2.611), pari a 119 stanze e 110 accessori interni. Gli ampliamenti di soli vani hanno riguardato 384 stanze, 320 accessori interni per una superficie utile abitabile di 7.815 metri quadrati. Gli ampliamenti per altri usi hanno riguardato 3.551 mq di superficie per servizi esterni alle abitazioni e 506 mq per superficie destinata ad attività produttive e servizi.
Dei fabbricati residenziali nuovi, in Liguria 163 riguardano un’abitazione, 24 due abitazioni, sette 3 abitazioni, 34 da 4 a 15 abitazioni, 2 da 16 a 30 abitazioni e 2 oltre 30 abitazioni.
Fabbricati non residenziali
Per quanto riguarda i fabbricati non residenziali nuovi e le relative abitazioni per regione, nel 2022 sono state 73 le autorizzazioni in Liguria, pari a un volume di 310.405 mc e una superficie totale di 46.917 mq, nessuna abitazione. Qui la Liguria è dietro solo a Molise e Valle d’Aosta.
Il grafico mostra che l’andamento oscilla parecchio a seconda dei volumi, mentre la superficie, in questi anni, è sostanzialmente scesa quasi costantemente.
La divisione provinciale vede 11 fabbricati nell’imperiese, 26 nel savonese, 23 nel genovese e 13 nello spezzino.
La destinazione economica di questi fabbricati nuovi riguarda l’agricoltura (21), industria e artigianato produttivo (7), commercio e servizi di alloggio e ristorazione (10), altro (35).
A fare la richiesta è stata una persona fisica per 42 fabbricati, un’impresa o cooperativa edilizia per 30 fabbricati, un ente pubblico o altro per un fabbricato.
Gli ampliamenti sono stati pari a un volume di 99.495 mc e 14.079 mq (in questo caso si tratta di volume maggiore rispetto per esempio ai 79.549 mc del 2010, ma superfici inferiori). Sei le abitazioni non residenziali ampliate: 4 nel savonese, 2 nello spezzino. I volumi maggiori sono nell’imperiese per ampliamenti nell’agricoltura (2.653 mc), nel savonese per ampliamenti legati a industria e artigianato produttivo (69.626 mc). Sul commercio l’ampliamento maggiore è ancora nell’imperiese (1.954 mc). La divisione per settore economico vede in Liguria 3.008 mc di ampliamenti in agricoltura, 75.874 mc per industria e artigianato produttivo, 2.988 per commercio e servizi di alloggio e ristorazione. 17.625 mc classificati come altro.
I richiedenti, sempre per quanto riguarda gli ampliamenti, sono stati persone fisiche per un volume di 5.605 mc e 1.353 mq, imprese e cooperative edilizie per 84.294 mc e 11.598 mq, enti pubblici o altri per 9.596 mc e 1.128 mq.