È la stagione dei fagiolini e questa volta non tratteremo di ricette, ne abbiamo già pubblicato due con questo ortaggio come protagonista principale, fagiolini al sugo di pomodoro e polpettone di fagiolini, oggi ci occupiamo del prodotto.
Il Comune di Albenga sta facendo dei focus sulle sue De.Co, Fagiolino Bobis, Scorzonera bianca, Pesca al “ressaggiu”, Polpettone di Albenga, Baxin, Coniglio alla saleasca, Carciofo spinoso, Asparago violetto – le De.Co. sono un riconoscimento che i Comuni attribuiscono a prodotti agroalimentari, artigianali e attività caratteristici di un territorio e ritenuti quindi “tipici” – e questa settimana scegliamo di occuparci del Fagiolino Bobis detto anche “pelandrone”
Ecco quanto si legge nella nota del Comune: “Il Fagiolino Bobis (Phaseolus Vulgaris L.) viene coltivato in tutta la Liguria di Ponente in piccoli appezzamenti e in modalità differenti, ma è proprio nella piana della città di Albenga, che per la sua conformazione è caratterizzata da inverni raramente freddi ed estati calde ma mitigate dalla brezza di mare, che trova il suo ambiente ideale; è infatti una pianta che necessita di temperature miti per il suo sviluppo. Il Fagiolino Bobis di Albenga è conosciuto comunemente sul nostro territorio come “fagiolino pelandrone”, un curioso appellativo dovuto al fatto che, a parte il lavoro di impianto , non ha bisogno di grandi cure per radicare e crescere, e per il pregio dell’assenza di filamenti nel baccello che permette di cuocerlo senza una particolare preparazione”.
“La coltivazione del Fagiolino Bobis – precisa la nota – fa parte da sempre della tradizione agricola della piana di Albenga e, anche se questo ortaggio è meno conosciuto rispetto ai “quattro di Albenga” (Asparago Violetto, Carciofo Spinoso, Pomodoro Cuore di Bue e Zucchine Trombetta), è da ritenersi altrettanto meritevole di essere considerato una vera e propria eccellenza. Nonostante la sua produzione sia nettamente ridotta rispetto ad altre tipologie di ortaggi presenti sulla piana, il Fagiolino Bobis viene venduto in tutta Italia dai maggiori produttori di sementi e sulle bustine vi si trova proprio la scritta “Fagiolini Bobis d’Albenga” contribuendo a una notevole promozione dell’immagine della città”.
La pianta del Fagiolino Bobis è della tipologia mangiatutto, può essere di portamento nano o rampicante ed è verde con foglie cuoriformi, produce baccelli color verde striato che dopo la cottura diventano verde scuro. I baccelli sono più larghi del comune fagiolino verde, sono lunghi circa 15-17 centimetri e leggermente curvi. Si sviluppa in piena terra e a seconda della varietà, nana o rampicante, viene seminato in solchi distanti circa 45 cm con poste di semina distanti circa 20 cm nelle quali si pongono dai 3 ai 5 semi. La varietà rampicante necessita di sostegni, solitamente canne o paletti di legno sui quali la piante si attorciglia e ne permette una maggiore facilità di raccolta. La raccolta è protratta per tutta l’estate sino ai primi freddi. Il Bobis non ha molte esigenze colturali, teme i ristagni d’acqua, è particolarmente sensibile agli afidi e al marciume radicale.
Il nostro pelandrone è un tipo di ortaggio molto leggero che può essere cucinato in modo semplice: scottato o al vapore, condito con un filo d’olio extravergine d’oliva e poco sale, è buono sia caldo che freddo. Potete anche prepararlo seguendo le due ricette che abbiamo riportato, oppure con la pasta al pesto.
Che vino può accompagnarlo? Abbiamo indicato diverse ricette, con il fagiolino bollito potremmo provare un Riviera Ligure di Ponente “Albenganese” Vermentino.