Paesi dalle grandi potenzialità ma a lungo considerati “difficili” da vivere che grazie a un contesto culturale e a un tessuto imprenditoriale unico hanno saputo rilanciarsi, attrarre nuove generazioni e trovare strade.
È l’obiettivo di “Un borgo bello da vivere”, progetto sostenuto dal Gruppo tecnico cultura di Confindustria in collaborazione con l’Unione industriali della Provincia di Savona e dedicato alle aree interne ad alto impatto.
Si tratta di luoghi che spesso soffrono di spopolamento e denatalità ma che, in presenza di determinate caratteristiche legate al contesto culturale e al tessuto imprenditoriale, possono avere o ritrovare un forte slancio sociale.
A partire dal 2022, insieme al Touring Club Italiano, Confindustria ha individuato alcuni borghi, in cui il connubio vincente tra sistema culturale e imprenditoriale è in grado di generare un evidente valore aggiunto e condiviso con la collettività. Dopo Spello, Guarene e Soveria Mannelli, la prossima tappa toccherà la Liguria, con il borgo storico di Sassello nel savonese.
Un luogo dotato di storia, fascino e bellezza in cui sono attive diverse realtà imprenditoriali che, nonostante le complessità logistiche, sono state in grado di rafforzare la propria presenza anche sui mercati internazionali. Inoltre, il borgo vive e produce all’interno di un clima di fiducia e di dialogo tra il settore pubblico e privato, facendone leva per una crescita a beneficio comune.
Pertanto, l’appuntamento è per venerdì 24 marzo alle ore 16 presso la “Casa del Parco Foresta della Deiva”, in Località Foresta della Deiva, a Sassello.
La voce dei protagonisti.
Antonio Alunni, presidente Gruppo tecnico cultura Confindustria: «Sassello è la quarta tappa del progetto “Un borgo bello da vivere” che abbiamo avviato con il Gruppo tecnico cultura, insieme al Touring Club Italiano, nel 2021 con l’obiettivo di dare il nostro contributo alla valorizzazione delle aree interne. Questo percorso tra i borghi più belli da vivere ci ha permesso di individuare alcuni elementi irrinunciabili affinché queste realtà possano esprimere le loro potenzialità ed essere luoghi, non solo belli e suggestivi, ma pienamente e piacevolmente vivibili. Non possono mancare una vivace comunità imprenditoriale e un tessuto culturale e artistico attivo e propositivo. Su tutto, ciò che conta è l’attitudine al dialogo e la voglia di lavorare insieme con la comunità residente per un benessere condiviso. Sassello, con il suo fascino suggestivo e le sue imprese affermate nel mondo, non poteva davvero mancare nel nostro palinsesto».
Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Industriali di Savona: «Non una scelta casuale, quella di Sassello. Lì operano alcune imprese, fiore all’occhiello della nostra associazione. Il riferimento alla dolce vita del titolo, ovviamente, riconduce all’economia per eccellenza di quel territorio, l’industria dolciaria dell’amaretto. Il monito di questa giornata, però, va ben oltre lo spirito bucolico che non interessa all’Unione Industriali. Gli imprenditori, anche in questa parte di Liguria, denunciano i disagi di collegamenti materiali e immateriali che ne limitano lo sviluppo. Fondamentale il dialogo con gli interlocutori diretti, nel caso specifico i rappresentanti di Anas. L’attaccamento alle origini, tuttavia, risulta straordinario e per molte attività è stato il vero motore di investimento, senza puntare su destinazioni differenti in cui le condizioni sarebbero state decisamente più vantaggiose».
Agata Gualco, presidente del Gruppo Giovani dell’Unione Industriali: «Recentemente, come Adr spa La Sassellese, abbiamo compiuto un investimento economicamente molto significativo inaugurando il terzo stabilimento produttivo. L’abbiamo fatto per la convinzione che il sistema Sassello, inteso come gioco di squadra tra istituzioni, territorio e collaboratori, sia un valore aggiunto e inimitabile. Tuttavia, non dimentichiamo le criticità che non possono più attendere una soluzione e da quelle avviamo la discussione».
Daniele Buschiazzo, sindaco di Sassello: «Dopo la buona notizia di Progetto Appennino della Fondazione Garrone e l’adesione del Parco del Beigua alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, questo incontro arriva nel momento più opportuno. Si tratta di un’occasione per riflettere su punti di forza e punti di debolezza dei piccoli borghi dell’entroterra: qualità della vita, da una parte, e carenze infrastrutturali, dall’altra. Ringraziamo Confindustria per aver scelto Sassello come sede di questo convegno, da cui credo possano emergere spunti utili per tutti».