Chiusura debole per le borse europee, messe in allarme dai dati sull’occupazione statunitense: 263mila nuovi posti creati a novembre contro i 200 mila previsti, con salari in crescita. Una vivacità dell’economia che potrebbe indurre Jerome Powell a rimandare il rallentamento nel rialzo dei tassi d’interesse, e intanto si avvicina la data dell’embargo del gas russo un Europa. Milano segna -0,26%, Londra -0,01%, Parigi -0,17%, l’unica in rialzo è Francoforte (+0,27%).
Notevole ampliamento dello spread Btp/Bund a 191 punti (variazione +7,28%, rendimento Btp 10 anni +3,76%, rendimento Bund 10 anni +1,85%).
A Piazza Affari sono andati in controtendenza soprattutto Amplifon (+3,22%), Banca Generali (+2,38%), Campari (+1,98%, Fineco (+1,94%). Negativi il comparto del lusso, con Moncler (-3,23%), Telecom (-2,06%) con le incertezze sul futuro della rete unica, l’ auto con Stellantis -2,05%) all’indomani dei dati sulle immatricolazioni. I Fuori dal listino principale, boom di Dea Capital (+28,85%) a ridosso del prezzo dell’opa lanciata da De Agostini a 1,5 euro per azione, con l’obiettivo di delisting.
Sul fronte dei cambi, l’euro si rafforza a 1,048 dollari (da 1,037 ieri in chiusura) e vale 141,94 yen (da 144,28). Il cross dollaro/yen è a 135,34.
Cala il prezzo del gas ad Amsterdam sui 136,8 euro al MWh (-2%) mentre si discute a livello comunitario di price cap. L’Ue ha trovato un accordo provvisorio sul tetto del prezzo del greggio russo a 60 dollari al barile, con il petrolio Wti di gennaio che scambia a 81,4 dollari al barile (+0,3%) e il Brent di febbraio a 86,9 dollari.