Sono stati 2.078 i questionari raccolti da oltre cinquanta volontari e volontarie che si sono alternati dal 18 luglio al 4 settembre nei cinque turni dei campi di volontariato Legambiente, nell’ambito del progetto “Con_Tatto” nel Parco nazionale delle Cinque Terre.
I volontari provenienti da Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Francia e Svizzera hanno condiviso gli obiettivi di questo progetto che va in continuità con le tre sessioni di campi svolti tra il 2017 e il 2019, durante i quali erano state indagate la preparazione e la conoscenza relativa al dissesto idrogeologico del territorio e alla frequentazione dei sentieri (in particolare informando sul divieto di percorrerli con calzature inadatte e in orari critici).
Grazie alla collaborazione con l’ente Parco, i Carabinieri forestali, il Soccorso Alpino speleologico della Spezia, il Club alpino italiano – Sezione della Spezia, la Fondazione Manarola – Cinque Terre e il Comune di Riomaggiore che li ha ospitati, i ragazzi e le ragazze partecipanti hanno potuto formarsi per poi informare i turisti sulle modalità di fruizione del territorio e della rete sentieristica, somministrando loro i questionari bilingui (italiano e inglese) all’imbocco del sentiero Monterosso – Vernazza e nei centri accoglienza di Riomaggiore e della Spezia.
Contestualmente alla distribuzione dei questionari i volontari hanno fornito ai visitatori una serie di indicazioni utili per vivere al meglio il soggiorno nel territorio, insistendo sugli aspetti legati alla riduzione del rischio in caso di eventi meteorologici estremi e sulla presenza di un sistema di allerta meteo, scattato per ben tre volte nelle ultime due settimane con livello giallo.
«La collaborazione tra il Parco Cinque Terre e Legambiente per l’organizzazione dei campi di volontariato si è evoluta in ascolto alle esigenze emergenti nel territorio e nella sua comunità − dichiara la presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, Donatella Bianchi −. Questa è stata l’estate della ripresa dopo le restrizioni dovute alla pandemia; della riscoperta della nostra rete sentieristica e del valore di un ambiente tutelato e ricco di biodiversità. È stata anche la stagione delle nuove consapevolezze; dello stretto legame tra la natura e la nostra salute; dell’evidenza dei cambiamenti climatici, spesso non ancora percepiti come una minaccia».
«I ragazzi e le ragazze impegnati nei campi, si sono confrontati con eventi climatici estremi, un elemento che aggiunge complessità in un territorio fragile e meta di un turismo internazionale come quello delle Cinque Terre − spiega Bianchi −. Hanno potuto immergersi nell’area protetta, osservatorio privilegiato in cui toccare con mano come questi fattori condizionano la nostra quotidianità, anche in un momento di svago come la vacanza. Un’esperienza di arricchimento a doppio senso, sia per il parco che per i ragazzi, che sottolinea l’importanza della conservazione e della tutela dell’ambiente ma anche la prevenzione e mitigazione del rischio, attraverso un lavoro corale e multidisciplinare e l’adozione di strumenti flessibili a disposizione delle comunità locali»
«I risultati completi della ricerca verranno condivisi appena pronti − commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria − Riteniamo sia stato utile riprendere dopo lo stop imposto dalla pandemia, a informare i turisti sulla necessità di preparare al meglio e in sicurezza la propria esperienza escursionistica sul territorio, sulla presenza dei diversi sistemi di allerta meteo e la possibilità di fruire gratuitamente della applicazione “Hiking Guide PN5TPark” e del sistema di utilizzazione della Cinque Terre card».
«Un’analisi approfondita dei questionari, oltre che l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche − conclude Grammatico − potranno favorire in futuro il passaggio a una fruizione del territorio più consapevole e responsabile con un accesso ai sentieri e ai borghi contingentato e razionalizzato per evitarne il pericoloso sovraffollamento».