«I primi exit poll confermano una fiducia, quella a Marco Bucci, che bene ha fatto, quindi una scelta assolutamente coerente e responsabile da parte dei genovesi. Se così fosse, significherebbe che quel campo largo dell’alleanza di centro-destra di questa città e di questa regione, che ha incluso tante liste e sensibilità, ha funzionato e funziona e credo possa essere uno spunto di riflessione per tutti».
Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, a margine dell’assemblea di Assagenti, commenta i primi exit poll sulle amministrative di Genova.
«L’affluenza bassa – aggiunge – credo sia ormai un tema endemico di questo periodo. Evidentemente un pezzo di elettorato non ha ancora maturato una sufficiente fiducia nella politica per tornare a esprimere il proprio voto e su questo tutta la politica di ogni colore si deve interrogare. Occorre tenere presente che nelle democrazie avanzate e mature, dagli Stati Uniti, dove c’è un sistema diverso, ma anche Francia e altri Paesi, i tassi di affluenza sono abbastanza coerenti a quelli che abbiamo visto. Non credo qualcuno si possa aspettare in Europa i voti di monarchia o repubblica o delle elezioni del ’48: non è più quello il tempo. Certo, delegare scelte importanti ad altri cittadini da parte di un pezzo importante della popolazione credo debba far riflettere».
Sul referendum sulla giustizia, che non ha raggiunto il quorum, commenta: «Resta l’amarezza per un’occasione perduta, perché una riforma della giustizia è fondamentale per il buon andamento di questo Paese e anche per un po’ di equilibrio tra i poteri dello Stato. Si è persa un’occasione: credo che la guerra e molte altre ragioni, forse anche una scelta non felice di accorparlo a un turno amministrativo che ha coinvolto un piccolo pezzo di elettorato, non abbiano aiutato. Ora questo ribalta sul Parlamento una responsabilità ancora maggiore».