«Servono azioni concrete e immediate per avviare il depopolamento dei cinghiali al di fuori della zona rossa. A ormai sei mesi dal primo caso di peste suina africana, accertato nella nostra Regione, mancano risposte alle imprese e misure che mettano veramente in sicurezza il territorio. Non c’è altro tempo da perdere: questo deve essere chiaro alle Istituzioni del territorio, in primis alla Regione Liguria». È quanto afferma Coldiretti Liguria in occasione della manifestazione di agricoltori, cittadini e istituzioni in piazza SS. Apostoli a Roma.
«Al tavolo verde che si è tenuto nei giorni scorsi in Regione – dichiarano in una nota congiunta Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa, delegato confederale – la problematica è stata affrontata con grande superficialità. La situazione è ormai insostenibile e a farne le spese sono sempre di più le nostre imprese che hanno già dovuto provvedere alla macellazione dei suini, ma non stanno ricevendo nessun aiuto economico per poter affrontare questo momento di crisi, aggravato anche dagli sconvolgimenti dei mercati a causa della guerra in Ucraina e delle speculazioni».
Secondo Coldiretti «È urgente che la Regione attivi un piano di indennizzi sia per il settore suinicolo che per quello agrituristico e, più in generale, per tutte le aziende che svolgono attività legate alla recettività, alle attività outdoor e alla selvicoltura; queste imprese stanno subendo gravi ripercussioni per le restrizioni imposte per il contenimento della peste suina africana, con un evidente calo dei turisti nelle strutture ricettive, e non riescono a pianificare il proprio futuro a causa dell’incertezza e della poca chiarezza».