Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di “progressi” nei colloqui con l’Ucraina ma la guerra e i bombardamenti continuano. Gli investitori quindi non si sono lasciati prendere dall’euforia, tanto più che la stretta di politica monetaria da parte delle banche centrali appare sempre più vicina e le sanzioni contro la Russia avranno un impatto negativo anche sulle economie dei paesi occidentali. Le borse europee hanno chiuso in moderato rialzo, Francoforte segna +1,38%, Parigi +0,85%, Londra +0,79%, Milano +0,68%. Lo spread Btp/Bund si è ridotto a 160 punti (-2,09%)
A Piazza Affari brilla Leonardo (+11,53%), lanciata dai conti 2021 e dalla guidance 2022, mentre in Europa si conferma l’intenzione di aumentare le spese nella difesa. Nella Dichiarazione di Versailles diffusa al termine del summit informale, i capi di Stato e di Governo hanno convenuto di «aumentare considerevolmente la spesa in materia di difesa». Bene anche Tim (+4,83%), nell’attesa il cda di domenica su Kkr.
Torna a salire il prezzo del petrolio: il Brent maggio sale del 2,31% a 111,86 dollari al barile, mentre il Wti aprile guadagna il 2,89% a 109,08 dollari.
Sul fronte valutario il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0940 (da 1,1008 ieri in chiusura). Dollaro/yen ai massimi dal 2017 a 117,11 (da 116,14), euro/yen a 128,12 (da 127,68).