Avvio di seduta in forte calo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib cede il 2,24% a 20.199 punti. Nel listino principale exploit di Leonardo che guadagna il 17,96%. Il titolo è spinto dall’annuncio dell’Ue, pronta a inviare armi in Ucraina e a finanziarne l’acquisto da parte del Paese invaso dalla Russia. Perdono Unicredit (-7,3%), Intesa Sanpaolo (-4,9%) e Pirelli (-4,72%).
Le Borse europee aprono in forte calo, dopo l’inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina. Si guarda anche alle prossime mosse delle banche centrali, in particolare della Fed, con gli investitori che scommettono su un ripensamento sull’inasprimento della politica monetaria. Francoforte -2,08%, Parigi -1,95%, Londra -1,05%.
Le Borse asiatiche chiudono contrastate con i timori degli investitori per il conflitto tra Russia e Ucraina e l’escalation di sanzioni nei confronti di Mosca. Si guarda anche alle prossime mosse della Fed statunitense che potrebbe decidere di rinviare l’inasprimento della politica monetaria. Conclude la seduta in moderato rialzo Tokyo (+0,19%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo dalla Spagna l’inflazione preliminare di febbraio. Dagli Stati Uniti prevista la bilancia commerciale, le scorte all’ingrosso e l’indice Pmi Chigago (manifatturiero).
Il petrolio vola con le nuove sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina. Il Wti, dopo aver toccato un +7,5%, cresce del 5,5% a 96,63 dollari al barile. Il Brent guadagna il 4,67% a 102,50 dollari.
Le sanzioni finanziarie contro la Russia fanno scattare la corsa al dollaro sui mercati mondiali. il biglietto verde si rafforza praticamente rispetto a tutte le valute con l’euro che perde così lo 0,95% a 1,161. L’euro-yen sale a 129,323 (+0,37%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha aperto in aumento a 164 euro. Il rendimento è a +1,80%.