Via libera al finanziamento della Regione Liguria per gli allevatori regolarmente iscritti all’anagrafe suina, come primo ristoro per le misure emergenziali adottate a contenimento della peste suina nelle zone infette. Il provvedimento, proposto dal vicepresidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana, e approvato dalla giunta regionale, autorizza una copertura di circa 130 mila euro, rimodulata successivamente sul Decreto Ristori Ter.
«Si tratta dei primi ristori stanziati, un aiuto per i danni provocati dai provvedimenti di contenimento della peste suina nelle zone infette per tutti gli allevatori in regola – ha sottolineato il presidente della Regione Giovanni Toti – accanto al monitoraggio costante stiamo cercando di contenere il più possibile il contagio per evitare che possa arrivare in altre zone e danneggiare l’export della carne suina e derivati».
«Sono previsti indennizzi a capo per l’abbattimento dei suini delle zone infette – spiega il vicepresidente Piana – e il rimborso del costo di smaltimento effettuato con le modalità indicate dall’Autorità sanitaria. Caso a parte per i suini da riproduzione, per cui verrà riconosciuto un indennizzo parametrato al valore Ismea del capo. Inoltre, per gli allevamenti di tipo commerciale composti da più di 5 unità, il sostegno sarà commisurato al mancato reddito dovuto all’inattività nel periodo di chiusura obbligatorio. Abbiamo cercato di essere tempestivi, visto che gli abbattimenti partiranno da lunedì: sicuramente verranno effettuate migliorie e altre azioni operative, ma dovevamo supportare sin da subito il nostro settore produttivo, che continua a fornirci carni di qualità ed è sinonimo di garanzia sanitaria».
Nel frattempo continuano i monitoraggi dell’area rossa e si segnalano, nelle ultime ore, due casi sospetti a Isola del Cantone.