«La riunione di ieri è stata fondamentale perché Aspi ha formalizzato la proposta ai residenti di via delle Gavette e Salita delle Gavette, presentando una nuova planimetria in cui vengono parzialmente recepite le richieste avanzate dai Comitati, con un ampliamento dei civici della zona rossa e della zona arancione e l’introduzione di una nuova zona gialla. Ora, dati i criteri, i civici e le tre fasce di possibile risarcimento, abbiamo consegnato le mappe ai comitati per ogni ulteriore valutazione».
Così l’assessore alle Infrastrutture di Regione Liguria Giacomo Giampedrone, al termine della riunione, avvenuta ieri, del tavolo sul Pris “Programmi regionali di interesse strategico”, relativo agli interventi di manutenzione straordinaria del viadotto autostradale Gavette, sul torrente Bisagno.
Erano presenti anche l’assessore ai Trasporti del Comune di Genova Matteo Campora, i rappresentanti dei Comitati, i tecnici delle amministrazioni locali e i tecnici del Rina, incaricato come soggetto terzo di svolgere un’attività di controllo e di mappatura delle zone sottostanti.
Il documento di Aspi individua risarcimenti una tantum pari a 20mila, 10mila e 2mila euro per i residenti rispettivamente dei civici situati in zona rossa, in zona arancione e in zona gialla.
«Il percorso non è ancora concluso – aggiunge Giampedrone – i residenti hanno avanzato ulteriori proposte, che saranno valutate da Aspi, ma ritengo che il lavoro fin qui messo in campo dalla Regione sia andato nella giusta direzione, a tutela dei cittadini “interferiti” in modo diretto o indiretto dal cantiere, a cui sarà destinato l’indennizzo di Aspi a fronte dei disagi che dovranno subire. Con Aspi – aggiunge Giampedrone – avevamo raggiunto l’accordo per cui il cantiere non sarebbe partito fino a quando non fosse formalizzata una proposta definitiva, condivisa anche tecnicamente con la rivalutazione progettuale alla base della messa in sicurezza del viadotto, che i cittadini attendono da tempo. Abbiamo anche ottenuto che non ci siano termini o scadenze entro cui i residenti debbano rispondere, in modo da lasciare aperto il ragionamento rispetto alla proposta di Aspi in modo che ogni cittadino interessato possa fare le proprie valutazioni».