Interventi per oltre 25 milioni di euro da novembre 2020 al 2 luglio 2021. Questa la prima sintesi del lavoro svolto dal Comune di Genova all’interno del cosiddetto Piano Caruggi, che prevede 10 macro-categorie sotto cui si sono sviluppati gli interventi. Nei prossimi cinque anni, si investiranno altri 112 milioni. «Nel centro storico si deve poter vivere, che vuol dire anche dormire di notte, lavorare e trascorrere il tempo libero − dice il sindaco Marco Bucci − dobbiamo tenere il progetto aperto perché parte dal territorio e ogni giorno si scoprono cose nuove da fare. Il dato più positivo è il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e delle associazioni, molto meglio delle aspettative, invece siamo più indietro sulle ristrutturazioni, dove ci aspettavamo una maggiore partecipazione dei privati».
Schematicamente sono stati riassunti i primi risultati
E annunciati i progetti in corso d’opera e gli obiettivi.
Il piano Caruggi si articola in tre sestieri: Molo, Maddalena e Pre’. La principale novità rispetto al piano originale è un progetto per il Sestiere del Molo nell’ambito del “patto per la rigenerazione partecipata” che ha come capofila la cooperativa Il Ce.sto. Il Sestiere ha un’alta frequentazione notturna e soffre della desertificazione di giorno. Marco Montoli, presidente del Ce.sto, spiega: «Sono 54 le organizzazioni coinvolte. Ci stiamo occupando del Molo non solo nell’accezione “Molo vecchio”, ma anche di tutta quella zona legata a Sarzano, San Donato e San Giorgio. Il progetto parte dal sociale, ma abbraccia la riqualificazione generale. Per quest’area sono a disposizione 3,5 milioni da parte dell’amministrazione, a cui si aggiungerà un altro milione e mezzo investito dalle associazioni attraverso il patto di sussidiarietà con il Comune. La visione del quartiere lavorerà sulla trasformazione nell’arco di dieci anni». Il modo attraverso cui si garantirà un presidio sociale informale sarà attraverso delle case di quartiere, dei “community hub” per rigenerare 20 piazze. Si tratta di spazi pubblici artistico-culturali o educativi, per esempio.
L’assegnazione dei luoghi di presidio, soprattutto di quelli all’aperto, implicherà l’adempimento di funzioni di mediazione territoriale per prevenire e risolvere i conflitti tra le diverse persone che vivono quel luogo, per favorire il vivere assieme e il benessere e l’inclusione di tutti, l’ascolto, la cura dello spazio, pulizia, verde, e arredo urbano.
Questi luoghi saranno in carico a un soggetto che potrà non avere direttamente sede in quel luogo, ma in prossimità, oppure a reti di persone che abitano quel luogo (a esempio associazioni tra residenti, commercianti, altre associazioni, eccetera).
I dettagli sono contenuti in questo documento: Patto rigenerazione partecipata Sestiere del Molo
Tra i risultati tangibili, elenca Paola Bordilli, assessore al Centro Storico «i 45 esposti già raccolti dall’ufficio mobile di via Prè e le 9 domande ricevute dopo pochi giorni di apertura del bando immobili del centro storico, oltre che l’importanza dei tre sportelli Amiu aperti».
Il direttore generale del Comune Pasquale Criscuolo aggiunge altri dettagli rispetto agli schemi riportati qui sopra: «Abbiamo già installato 100 nuovi segnali turistici, inserito 4 percorsi nell’app Loquis per i turisti, arriveremo a 15 totem informativi dai 10 attuali».
Per quanto riguarda il piano pulizia sono stati inseriti due operatori fissi per il controllo del corretto conferimento dei rifiuti, mentre l’obiettivo del piano sicurezza è arrivare dagli attuali 53 agenti (e 3 funzionari) a 100 unità: 20 entro la fine dell’anno e 23 nel 2022. Il controllo più stretto ha avuto come risultato la sospensione dell’attività di cinque locali che non rispettavano le ordinanze. La nuova sede del “nucleo centro storico” dovrebbe essere nell’ex Garaventa (900 mila euro la previsione di investimento).
Sulla mobilità Criscuolo dà i numeri degli utenti della navetta gratuita ed elettrica istituita sul percorso interno al centro storico appunto: «3500 utenti di cui 1200 solo a giugno».
Le domande di adesione alla gestione delle piazzette da parte di associazioni e reti di cittadini sono state 34.