Chiusura in rialzo frazionale per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,07% a 24.880 punti. L’all share ha concluso a +0,12% (29.966 punti), mentre l’Aim Italia si è fermato a +0,45% (9.244 punti).
Tra i principali rialzi di giornata Amplifon (+2,68%), Moncler (+1,54%) e Ferrari (+1,48%). Giù Prysmian (-1,22%), Tim (-1,11%), Tenaris (-1,06%).
Chiusura in lieve rialzo per gli indici dei principali listini europei, con gli investitori che restano alla finestra mentre soppesano le prospettive delle riaperture, i rischi di inflazione e la recrudescenza della pandemia in alcuni Paesi, come l’india. A Londra il Ftse 100 è salito dello 0,18% a 7.045 punti, a Parigi il Cac 40 ha segnato un progresso dello 0,03% a 6.369 punti mentre a Francoforte il Dax si è apprezzato dello 0,09% a 15.410 punti.
Il petrolio Wti registra un forte calo alla notizia che sono stati fatti progressi significativi nei negoziati sul nucleare iraniano e che un accordo potrebbe essere annunciato domani. Il barile perde 1,73 dollari, il 2,6%, a 64,54 dollari, dopo essere sceso fino a una minimo di 64,11 dollari. Ieri, aveva chiuso a 66,27 dollari al barile, il prezzo piu’ alto dal 21 aprile 2019, e nel premercato aveva superato i 67 dollari.
Nei cambi l’euro torna sopra 1,22 dollari dopo quasi tre mesi in ragione della debolezza generale del biglietto verde dovuta all’allentarsi dei timori di una stretta monetaria anticipata da parte della Federal Reserve per contenere i rischi inflativi: il cambio si attesta a 1,2214 (da 1,2146 ieri). Euro/yen a 133 (da 133,64).
Lo spread tra Btp e Bund si attesta a +115,43 punti al termine delle negoziazioni.