Sono 12.039 le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) avviate al corretto smaltimento in Liguria nel corso del 2020. Lo evidenzia il rapporto annuale 2020 del Centro di Coordinamento Raee, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro nei centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Rispetto al 2019, il risultato è migliorato dell’1,9%, in linea con la crescita delle regioni del Nord Italia. Va però sottolineato che l’incremento è tutto attribuibile alla sola provincia della Spezia, mentre arretra la raccolta nella provincia di Savona.
La raccolta dei rifiuti di apparecchiature del freddo e del clima (R1) registra una lieve flessione (-0,6%) rispetto al 2019, per un totale di 3.200 tonnellate, seguendo, anche se con minore enfasi, il trend negativo registrato in molte regioni del Nord Italia.
In crescita la raccolta di grandi bianchi (R2, per esempio le lavatrici) e di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4). La prima segna un +5,2% per un totale di 4.986 tonnellate, in linea con il benchmark di riferimento del Nord Italia, mentre la seconda sale a 2.250 tonnellate con solo un +3,2%, rispetto a una media dell’area del +6,7%.
Volumi in riduzione, come nel resto del Paese, nella raccolta di sorgenti luminose (R5), con segnano un totale di 33 tonnellate, in frenata del 10,7%. In contrazione anche la raccolta di rifiuti di apparecchi con monitor (R3) che scendono a 1.569 tonnellate (-4%), la riduzione maggiore rispetto alle altre regioni del Nord.
In lieve miglioramento (+0,97%) anche la raccolta pro capite che sale a 7,69 kg per abitante, risultato che non è però sufficiente per mantenere la regione al quinto posto nel ranking nazionale conquistato nel 2019, facendola scivolare in settima posizione.
Quasi l’83% dei volumi raccolti proviene da isole ecologiche comunali, dato in linea con i valori registrati a livello nazionale, mentre quasi tutto il restante flusso viene veicolato dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Degno di nota anche il ruolo degli installatori che contribuiscono con quasi il 14% dei volumi alla raccolta dei Raee del raggruppamento cinque.
Raccolta Raee per province
La provincia di Genova raccoglie 6.376 tonnellate di Raee, più della metà dei volumi complessivi della Regione, segnando però una riduzione in tutti i raggruppamenti, a eccezione di R2 la cui raccolta cresce del +3,27%. Decisamente minore il contributo in termini di volumi raccolti delle altre province che si assestano intorno alle 1.900 tonnellate ciascuna.
Rimangono pressoché stabili (+0,3%) i volumi della provincia di Imperia (1.974 tonnellate) dove si registra una lieve crescita in R1 e in R2, rispettivamente con il +1,8% e il +2,73%, mentre sono in contrazione tutti gli altri raggruppamenti.
Situazione sostanzialmente stabile anche per Savona (1,891 tonnellate a +0,6%), dove la crescita in R2 (+6%) e in R4 (quasi +17%) compensa l’importante riduzione in R1 (-10,5%).
Diversa la situazione alla Spezia che con un quasi +12% risulta l’unica provincia in netta crescita. La performance è trainata in particolare da R1 e R2, entrambi in crescita di oltre il 16%, per quanto tutti i raggruppamenti migliorano la performance del 2019.
Le province liguri si distinguono anche per il differente impatto dei volumi generati dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR) sulle rispettive raccolte provinciali: sono praticamente assenti nella provincia di Savona ed estremamente limitati e concentrati nel raggruppamento cinque nella provincia della Spezia, mentre a Genova pesano per quasi il 23% dei volumi e per oltre il 26% nella provincia di Imperia.
Raccolta pro capite
Le raccolte pro capite delle province liguri sono tutte al di sopra della media nazionale (6,14 kg/ab), ma se la provincia della Spezia evidenzia un incremento deciso del 12,2% che la porta a 8,22 kg/ab, rimane pressoché invariato (+0,03%) il risultato di quella di Imperia, pari a 9,21 kg/ab. In leggera flessione invece il valore pro capite sia della provincia di Genova (7,49 kg/ab, in calo del 0,87%) sia di quella di Savona (6,73 kg/ab a -1,14%).
«I dati della Liguria sono positivi e sopra la media dell’area di appartenenza − commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee − La differenza più evidente riguarda la raccolta complessiva tra la provincia del capoluogo, che raccoglie la metà della raccolta complessiva, e le tre province che hanno risultati tra loro simili quantitativamente, ma assai differenti per valore pro capite. Questo fa riflettere sull’organizzazione della raccolta. Imperia, la provincia più virtuosa, raccoglie il 37% in più di Savona in termini di raccolta pro capite; si può partire da qui per confrontarsi e migliorare le performance di tutte le province. Rimane comunque ottimo il dato complessivo dell’area genovese che supera di gran lunga i risultati delle altre aree grazie a una collaborazione sinergica tra raccolta comunale e raccolta dei distributori».
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Il Centro di Coordinamento Raee
Il Centro di Coordinamento Raee è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del ministero dello Sviluppo Economico. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), in adempimento all’obbligo previsto dal decreto legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei Raee originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità e in condizioni operative omogenee; il Centro stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta ai diversi Sistemi Collettivi.