AWorld, l’app per vivere in maniera più sostenibile ha conquistato il Porto antico di Genova e coloro che abitualmente lo frequentano. Presentata ufficialmente a ottobre 2020 (qui il nostro articolo), ha raccolto 300 membri “virtuali”.
Attraverso piccole ma importanti azioni concrete e quotidiane, il team ha raggiunto risultati di tutto rispetto: 81.200 azioni fatte concretamente per l’ambiente, grazie alle cosiddette “buone azioni” che apportano un vero vantaggio al pianeta, come ridurre gli spostamenti con l’auto, spegnere le luci, ridurre il tempo della doccia per risparmiare acqua o anche solo riutilizzare sul posto di lavoro o studio la propria tazza per il caffè.
81.200 piccole azioni, che aumentano di minuto in minuto, che hanno comportato un risparmio di oltre 202.000 kg di CO2 (equivalenti a 1055 PC accesi per un anno ininterrottamente), 28.8 milioni di litri di acqua e 16.900 kwh di elettricità (pari al consumo di una famiglia di 4 persone per oltre 6 anni).
Realizzata dalla giovane startup Oneabee e scelta dalle Nazioni Unite per la sua campagna globale ActNow contro il cambiamento climatico, AWorld consente agli utenti, con una logica di gaming, di monitorare i propri comportamenti quotidiani e di essere premiati in base a quante azioni vengono svolte per la salvaguardia dell’ambiente e per un consumo più consapevole e responsabile.
Scaricando l’app direttamente dal sito oppure inquadrando il codice Qr di uno degli striscioni collocati nell’Area del Porto Antico, si potrà contribuire a ridurre il proprio impatto sul pianeta.
AWorld è un ulteriore tassello che si aggiunge agli interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale portati avanti da Porto Antico di Genova spa, dal grande impianto fotovoltaico all’efficientamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, dall’elettrificazione di 150 metri della banchina Molo Vecchio alle 5 stazioni di ricarica elettrica per auto, dai 3 Seabin, i cestini elettrici per il recupero delle microplastiche in mare al progetto Plastic Free per la riduzione della plastica monouso che ha coinvolto fin da subito molti dei pubblici esercizi dell’area.