Da maggio 2016 a oggi, in Liguria, sono 1.307 le dichiarazioni di conformità compilate in base alle disposizioni del decreto interministeriale del 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività. Di queste, 153 si riferiscono a contratti ancora attivi (132 contratti aziendali e 21 contratti territoriali). Solo nei primi tre mesi del 2021 sono state compilate 39 dichiarazioni di conformità nella nostra regione.
I dati, al 15 marzo 2021, emergono dall’ultimo Report sull’andamento dei premi di produttività, elaborato dal ministero del Lavoro e ricavato appunto dalla procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali.
La misura
Il decreto del 25 marzo 2016 ha stabilito l’aumento della detassazione sui premi di produttività, cioè quei compensi aggiuntivi rispetto allo stipendio di base, riconosciuti – in misura variabile – dai contratti di secondo livello aziendale o territoriale, in base al raggiungimento di un determinato risultato di produttività dell’azienda.
La norma dispone l’aumento della detassazione con aliquota agevolata al 10% fino a 3 mila euro lordi all’anno, aumentabili a 4 mila nel caso di aziende che coinvolgano i propri dipendenti nell’organizzazione del lavoro. Viene esteso anche il limite di reddito dei lavoratori beneficiari, che passa da 50 mila a un massimo di 80 mila euro. Il premio di produzione può essere anche riconvertito in misure di welfare aziendale dello stesso valore, scegliendo tra voucher badanti, baby sitter, mensa, asilo nido, centri estivi o invernali, borse di studio, assistenza domiciliare, previdenza complementare.
I dati
Alla data di chiusura del report del ministero del Lavoro, le dichiarazioni di conformità compilate in Italia risultano 60.664.
Di queste, 8.208 dichiarazioni di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi: 6.124 contratti aziendali e 2.084 a contratti territoriali. Degli 8.208 contratti attivi, 6.429 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 4.974 di redditività, 3.849 di qualità, mentre 976 prevedono un piano di partecipazione e 4.692 prevedono misure di welfare aziendale.
Riguardo alla distribuzione geografica lungo la penisola, le dichiarazioni sono concentrate per il 77% nelle regioni del Nord (oltre 17 mila in Lombardia, circa 10.800 in Emilia-Romagna), per il 17% nel centro e per il 6% nel Sud.
L’analisi per settore evidenzia che quasi i due terzi delle dichiarazioni (il 58%) si riferiscono al comparto servizi, seguono l’industria con il 41% e l’agricoltura con il restante 1%.
Analizzando le dichiarazioni di conformità che si riferiscono ai contratti tuttora attivi, sono saliti a 2.013.134 i lavoratori beneficiari, (più 151.951 unità rispetto alla rilevazione di metà gennaio).
Clicca qui per scaricare il report aggiornato a marzo 2021
Come funziona la detassazione dei premi di produttività
Per poter usufruire della detassazione del premio produttività 2020, le imprese devono depositare il contratto di secondo livello, secondo una procedura online (clicca qui).
Per compilare il modulo, sono necessari i dati del datore di lavoro, il numero dei lavoratori beneficiari del premio di produttività, gli indicatori dei parametri fissati e il contratto.