Chiude sulla parità l’ultima sessione settimanale la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che si attesta a 19.841 punti (-0,03%); sulla stessa linea il Ftse Italia All-Share, invariato a 21.667 punti. Ancora sottili gli scambi, per 1,6 miliardi di euro di controvalore. Il ritorno di fiamma di ipotesi di aggregazioni tra banche ha spinto Unicredit (+3,45%) più di tutti. In luce anche Bper Banca (+2,1%). Il progetto della rete unica, insieme a quello dell’Ue sul consolidamento delle reti ad alta velocità, ha favorito Prysmian (+2,1%), che di cavi in fibra ottica è tra i maggiori produttori. Ancora giù Diasorin (-4,83%), che ha scontato il via libera negli Usa al test rapido per il Covid di Abbott Laboratories.
Chiusura in calo per le principali borse europee. Parigi ha ceduto lo 0,26% a 5.002 punti, Londra lo 0,62% a 5.962 punti e Francoforte lo 0,51% a 13.029 punti.
Senza scossoni il prezzo del petrolio, con il Wti a 43,05 dollari al barile e il Brent a 45,06 dollari al barile.
Nei cambi l’euro dollaro usa è in ascesa a 1,188 (+0,58%).
Avanza di poco lo spread, che si porta a +144 punti base, evidenziando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all’1,03%.