Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, spinte da una serie di fattori positivi: il nuovo intervento delle banche centrali, dagli Stati Uniti al Giappone, il dato migliore delle attese sulle vendite al dettaglio negli Usa e la notizia che in Gran Bretagna si sarebbe arrivati a una svolta importante nella cura del Covid 19 grazie a un farmaco già in commercio. Ftse 100 di Londra segna +2,94%, il Cac 40 di Parigi +2,84%,il Dax 30 di Francoforte +3,39%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +3,34% e Ftse Mib +3,46%. In netta contrazione lo spread Btp/Bund, attestato su 177 punti (-3,97%).
A Piazza Affari sul Mib non si sono avuti ribassi. Il maggiore rialzo è di Buzzi Unicem (+9,03%) mentre in Italia è allo studio il piano “Italia Veloce” da 200 miliardi di opere per il rilancio del Paese e negli Usa si parla di un programma infrastrutturale da mille miliardi di dollari. Brillanti anche Telecom Italia (+7,76%) grazie alla prospettiva di un progetto di creazione di una rete italiana unica dopo che il fondo Macquarie ha formalizzato un’offerta per il 50% di Open Fiber in mano a Enel, e le banche, con Banco Bpm (+7,34%) e UniCredit (+6,62%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si è riportato sui livelli di ieri a 1,1256 dollari (1,1253 alla chiusura della vigilia) dopo aver toccato un massimo a 1,1353. La divisa europea vale anche 120,81 yen (120,83), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 107,32 (107,42).
In rialzo il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti sale dell’1,4% a 37,64 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent guadagna 1,51% a 40,32 dollari.