Chiudono contrastate le borse europee, dalla trattattiva Usa-Cina sui dazi oggi provengono notizie positive ma non tutti gli operatori scommettono su un accordo a breve. Parigi segna -0,05%, Francoforte +0,38%, Londra +0,36%. Milano ha terminato le trattative con Ftse Italia All-Share a 25.669,57 punti (-0,09%) e Ftse Mib a 23.485,03 punti (-0,2%). Lo spread Btp/Bund si è ampliato a 158 punti base (variazione +2,63%, rendimento Btp 10 anni +1,21%, rendimento Bund 10 anni -0,37%) da 154 pb della chiusura precedente.
Piazza Affari è rimasta penalizzata dall’aumento dello spread e dalle conseguenti pressioni sulle banche (Banco Bpm -1,78% e Ubi Banca -1,75% le peggiori tra i finanziari). In ribasso anche la Juventus (-2,46%) dopo l’ annuncio del prezzo di 0,93 euro dell’ aumento di capitale da 300 milioni di euro. Sul Mib il maggior rialzo è stato di Nexi (+3,51%), in scia a voci su un accordo commerciale con Intesa Sanpaolo, seguita da Ferragamo (+2,94%) in vista di un Black Friday positivo. Bene anche Buzzi (+0,95%) e soprattutto Cementir (+4,19%), su ipotesi di maggior consumo di cemento a seguito dei danni del maltempo,
Sul Frontex l’euro è in calo e vale 1,0997 dollari (1,101 in avvio e 1,1016 ieri), mentre contro yen vale 120,29(120,22 all’apertura e 120,125 ieri). Il dollaro/yen è a 109,379.
Il petrolio è andato in ribasso dopo l’aumento a sorpresa delle scorte settimanali americane: il future gennaio sul Wti scende dell’1,28% a 57,65 dollari al barile, mentre il Brent a di pari scadenza vale 63,63 dollari (-1%).