Per realizzare la business combination richiesta dalla Bce sono state richieste manifestazioni di interesse anche a banche, non solo a fondi, e in questa fase così delicata bisogna mantenere serenità di giudizio. Così i commissari di Banca Carige Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener, rispondono, con una nota stampa diffusa ieri, alle dichiarazioni rilasciate da Vittorio Malacalza, primo azionista della banca ligure, a margine della chiusura della mostra sull’expo genovese del 1914 curata da Massimo Minella.

Malacalza aveva detto di non vedere emergere un «progetto industriale» dalle trattative in corso tra commissari e soggetti esterni e aveva ricordato che Carige in cinque secoli di storia non aveva mai avuto bisogno di alleati.
«Sono state sollecitate, anche con l’ausilio di primari advisor – si legge nella nota dei commissari– manifestazioni di interesse da parte di tutti i soggetti di natura sia bancaria sia finanziaria potenzialmente interessati».

«In questa fase delicata e decisiva per le prospettive future della Banca – prosegue la nota – è auspicabile il più alto grado di serenità e sobrietà nei giudizi da parte di tutti nell’interesse della banca, dei suoi dipendenti, dei suoi clienti, del complesso del suo azionariato e del suo territorio».
I commissari precisano di essere al lavoro dall’inizio dell’anno «per realizzare, in linea con le indicazioni di Bce, una business combination in grado di garantire la continuità e lo sviluppo dell’istituto superando i problemi economici e finanziari ereditati dagli ultimi esercizi e i problemi di governance resi evidenti dall’esito dell’assemblea del 22 dicembre ultimo scorso» e «per individuare una soluzione improntata alla massima tutela possibile di tutte le componenti che costituiscono Banca Carige».