Per sabato 1 giugno Legambiente organizza una giornata dedicata alla Ferrovia Pontremolese e il suo collegamento verso il Brennero: un’iniziativa per ribadire l’utilità dell’opera di ammodernamento di questa direttrice e per confrontarsi con cittadini e amministratori sui vantaggi che essa comporterebbe per ambiente, clima e sviluppo locale. Tutti i cittadini sono invitati ad aderire alla giornata, salendo sul treno almeno per un tratto e visitando uno dei centri lungo la sua linea.
«In Liguria – ricorda Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – tra le grandi opere su ferro utili allo spostamento delle merci e dei pendolari con connessioni nazionali e internazionali da anni riteniamo si debba puntare sulla Pontremolese, opera purtroppo trascurata. Insieme alla Pontremolese sono il nodo ferroviario di Genova Brignole e il raddoppio ferroviario verso la Francia le opere prioritarie per il territorio. Purtroppo l’attenzione della politica sulla valorizzazione di queste infrastrutture è stata a fasi alterne, determinando una costante incertezza sui fondi disponibili per l’esecuzione di progetti e lavori. Con questa giornata vogliamo richiamare con forza l’attenzione su un’opera il cui rafforzamento dovrebbe vedere unanimità e condivisione tra enti locali, imprenditori ed enti del terzo settore»
Tre carovane simboliche viaggeranno in treno da Toscana, Emilia Romagna e Liguria per darsi appuntamento alla stazione di Pontremoli alle 10.30, dove si terrà la conferenza stampa. Saranno presenti delegazioni di Legambiente, amministratori, portatori di interesse e cittadini, oltre al sindaco di Pontremoli. Intorno alle 11 si terrà un confronto pubblico presso le Stanze del Teatro della Rosa di Pontremoli. Al termine è prevista una condivisione simbolica dei prodotti tipici dei territori della Lunigiana, La Spezia e Parma.
Alla carovana del 1° giugno a Pontremoli saranno presenti tra gli altri, il deputato Pd Andrea Orlando, Carla Roncallo, presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, il presidente esponenti dell’Università di Parma, dell’Interporto di Parma, della Regione Toscana, della Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, dei Comuni lungo la linea e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
L’attuale linea “Pontremolese” collega Parma con La Spezia passando per alcuni centri vitali dell’Appennino, come Pontremoli e Borgo Val di Taro, Comuni che di fatto sono da riferimento per aree marginali della montagna. Lungo i 103 km di linea sono presenti anche fermate minori di servizio ai pendolari verso Parma e La Spezia. La linea è per il 50% a binario unico e mostra pendenze elevate che riducono le dimensioni utili di treni, soprattutto quelli per le merci. Eppure la ferrovia ha al suo sbocco uno dei porti più importanti del paese. Per queste ragioni Legambiente ha lanciato un Manifesto a favore della Pontremolese: per sottolineare l’urgenza di interventi di ammodernamento della linea Parma La Spezia ai fini di ridurre i tempi di percorrenza per le persone e favorire i convogli merci più moderni, completare il collegamento ferroviario verso il Brennero per unire via ferro i flussi di persone e merci tra il Tirreno ed il Centro-Nord Europa. Treni più efficienti e frequenti verso i due capoluoghi potrebbero inoltre spostare pendolari dalla gomma al ferro riducendo traffico ed inquinamento.